Conclusi i lavori al Ponte monumentale di Ariccia, l’infrastruttura voluta da Pio IX che ancora oggi collega Roma con la città dei Castelli Romani. Alla presenza del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, Anas ha presentato oggi la fine dei lavori eseguiti. Gli interventi messi in atto dalla società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, avviati lo scorso 21 marzo, hanno riguardato azioni di consolidamento strutturale, di restauro delle superfici esterne e, infine, di demolizione e di ricostruzione della soletta dell’impalcato stradale. Per favorire un corretto smaltimento delle acque è stata inoltre realizzata una nuova pavimentazione.

Nel sottolineare la chiusura dei lavori in anticipo sul cronoprogramma stimato, l’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi ha ricordato come «l’opera del Ponte monumentale, commissionata da Papa Pio IX da cui prende il nome, ha permesso di conservare e preservare un’infrastruttura che vide la sua prima realizzazione nel 1847 su progetto dell’architetto Giuseppe Bartolini e che tuttora svolge un ruolo di primaria importanza per il collegamento tra Ariccia e la città di Roma». L’investimento complessivo di Anas per questi lavori è stato di 5,5 milioni di euro e conferma l’impegno della società che sugli oltre 1.200 km di strade in gestione nel Lazio ha attualmente in corso interventi di manutenzione programmata per 262 milioni di euro a cui se ne aggiungeranno ulteriori interventi di prossimo avvio per 94 milioni di euro

I lavori strutturali si sono svolti in collaborazione con il Comune di Ariccia con una pianificazione graduale che ha permesso di non recare danno all’economia locale e agli spostamenti sul territorio, consentendo il transito su una corsia di marcia. «Ringrazio i tecnici di Anas e quelli del Comune di Ariccia per il lavoro svolto in maniera precisa e rispettando i tempi previsti e i cittadini per la pazienza dimostrata», ha dichiarato il sindaco Gianluca Staccoli. 

Il presidente di Anas, Edoardo Valente, ha tenuto a rimarcare come il Ponte di Ariccia sia un esempio concreto dell’impegno della società sul fronte della sicurezza. «Lavoriamo quotidianamente per innalzarne gli standard, per questo abbiamo attivato un programma di monitoraggio con sensori di mille ponti e viadotti lungo la nostra rete. Siamo entrati nell’era della manutenzione industriale delle strade, la manutenzione predittiva, basata sulla capacità di raccolta e analisi sistematica dei dati sulla salute di un'infrastruttura: un cambiamento radicale e anche l’unico approccio che in futuro ci possa garantire manutenzione e sicurezza per una rete vastissima di oltre 32mila chilometri di strade».