Il PNRR fornirà la possibilità di avviare una riprogettazione della filiera logistica verso un modello di interoperabilità dei sistemi esistenti, ridisegnando nel contempo lo scheletro dei trasporti del Paese. All’iniziativa Futura organizzata a Bologna dalla CGIL, il Gruppo FS con il suo Amministratore Delegato Luigi Ferraris ha illustrato il ruolo di Ferrovie dello Stato in un incontro che ha avuto al centro il ruolo della logistica, intesa come occasione di sviluppo del Paese, a cui ha preso parte anche il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini.

In tal senso l’AD di Ferrovie ha parlato di una sfida che riguarda il raggiungimento degli obiettivi fissati al 2030 dalla Commissione europea, in cui ad avere un ruolo determinante nel passaggio del trasporto merci dalla gomma ad altri mezzi saranno le infrastrutture ferroviarie che, nel determinare questa visione di sviluppo, andranno adeguatamente pianificate per essere inserite in un contesto più ampio nel sistema economico del Paese. “Oggi ci viene sempre più richiesto di avere una gestione più integrata, quindi anche FS dovrà allargare il proprio raggio d’azione, fare la sua parte come operatore investendo e sfruttando al meglio anche le piattaforme logistiche che abbiamo”, è intervenuto l’AD.

Secondo Ferraris per la logistica diventa fondamentale lavorare in un’ottica di servizio integrato, intermodale, e sostenibile, che porti con sé investimenti in infrastrutture e digitalizzazione, e dove importante sarà anche interagire con tutti gli operatori del settore in un mondo che rimane ancora frammentato. Terreno, questo, su cui FS può fornire un contributo in termini di sistematizzazione e integrazione dell’offerta.

Il MIMS ha previsto nel PNRR progetti per complessivi 62 miliardi di euro, con interventi che riguardano l’infrastruttura nel suo complesso, la mobilità e la logistica. “Noi in questo ambito concorriamo per 28 miliardi di euro, quindi abbiamo la responsabilità di gestire e investire questi soldi per il futuro garantendo un’evoluzione delle infrastrutture senza precedenti - ha proseguito Ferraris - andando a sbottigliare una serie di corridoi considerati fino a qualche decennio fa impensabili”.

Oggi in Italia il trasporto merci su rotaia vale più o meno il 10, la media dei paesi europei è al 20%, i nostri paesi confinanti viaggiano su 35%. "Uno sviluppo adeguato del sistema della logistica - ha proseguito Ferraris - può portare fino al 2% di prodotto interno lordo aggiuntivo e alla creazione di 200 mila nuovi posti di lavoro”.