Già contabilizzati da Rete Ferroviaria Italiana oltre due miliardi e 200 milioni dei circa 24 miliardi stanziati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per opere ferroviarie destinate a rivoluzionare la mobilità pubblica e ridurre il gap di infrastrutture e servizi tra nord e sud Italia. Opere realizzate con il massimo e costante confronto con tutti gli stakeholder, le comunità dei territori attraversati e di quelli esclusi.
Un'attenzione particolare alle linee ferroviarie regionali e a quelle trasversali che collegano il versante tirrenico con quello adriatico e con la rete AV che corre lungo la dorsale Torino Milano Salerno. Infatti “È fondamentale creare le condizioni di veloce ed efficace accesso alla rete ferroviaria ad Alta Velocità per ottimizzarne i benefici in tutte le Regioni e i territori", come ha commentato Vera Fiorani, Amministratrice Delegata di Rete Ferroviaria Italiana. Tra queste linee la Roma-Pescara, infrastruttura affidata a un commissario governativo di RFI, il direttore degli investimenti Enzo Macello, un'importante porzione della quale è inserita nel Pnrr, con obiettivi di realizzazione quindi ben definiti, entro il 2026.
E' questo un rapido elenco di alcuni temi e passaggi che hanno visto RFI e la sua Amministratrice Delegata protagonisti nella tavola rotonda “Il pnrr e i fondi strutturali: dal piano all'azione” svoltosi a Pescara per l'Abruzzo Economy Summit.
Moderato da Massimo Giletti, il dibattito ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell'Amministratore Delegato di Mediocredito Centrale, Bernardo Mattarella, di Piero Cipollone, vicedirettore di Banca d'Italia, del Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini e quello della Zes, Mauro Miccio.
Concluso l’incontro plenario del Dibattito Pubblico
22 maggio 2025