È partita il 7 aprile 2021 la seconda fase del piano “Rientro strade” di Anas

L’obiettivo del Gruppo FS, guidato dall’amministratore delegato Gianfranco Battisti, è riorganizzare e ottimizzare la gestione di circa 6.500 chilometri di strade ex statali, regionali e provinciali e integrarle nella rete viaria gestita da Anas, che arriva così a un totale di oltre 32mila chilometri.

Parliamo di circa 3.000 chilometri di strade che gradualmente vanno trasferite ad Anas e sommate ai circa 3.500 chilometri già consegnati dalle amministrazioni locali a partire dal 2018, di concerto con l’ex Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

AL VIA LA SECONDA FASE DEL PIANO RIENTRO STRADE

IN TOTALE 2.919 PONTI INSERITI NEL PROGRAMMA DI MONITORAGGIO

Nel dettaglio, in esecuzione dei DPCM del 21 novembre 2019, il 7 aprile 2021 sono stati consegnati 872 chilometri da parte dell’Emilia-Romagna. Seguiranno nei prossimi giorni il Piemonte con 1.000 chilometri, la Lombardia con 1.075 chilometri e la Toscana con 39 chilometri (a cui si aggiungono i 573 trasferiti dalla Toscana nel 2018).

Le operazioni di passaggio sono previste entro la fine del mese di aprile. Con questa seconda tranche, entrano nella gestione di Anas altri 1.300 ponti (per un totale di 2.919 se considerati anche quelli della prima fase), che saranno immediatamente inseriti nel programma Bridge Management System che prevede cicli cadenzati di monitoraggi e ispezioni. 

LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO PREVENTIVO DI ANAS

PER PROGRAMMARE GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE

Anas, sulla base delle prescrizioni contenute nel parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 18 aprile 2019, ha svolto in via preventiva sulla rete della seconda tranche una due diligence infrastrutturale con lo scopo di controllare la presenza di eventuali criticità per la sicurezza degli utenti e verificare lo stato di conservazione e funzionalità delle strutture, comprensive di ponti, viadotti e gallerie. Questa attività ispettiva, interamente a carico di Anas, è stata propedeutica alla conoscenza degli asset stradali per programmare i necessari interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle tratte oggetto di rientro in gestione ad Anas. Le attività sono state completate a marzo 2021 per consentire l’effettivo trasferimento delle strade. 

L'AD ANAS SIMONINI: “MAGGIORE EFFICIENZA, PIÙ INVESTIMENTI E ASSUNZIONI”

“Il Piano Rientro Strade ad Anas – ha dichiarato l’Amministratore delegato Massimo Simonini – ha diversi obiettivi che riguardano l’ambito della sostenibilità nell’ottica di migliorare la qualità del servizio complessivo offerto agli utenti. Aumenta l’efficienza della gestione dell’intera rete, con interventi di manutenzione programmata più omogenei, potenzia gli standard di sicurezza con benefici in termini di accessibilità a tutti i territori e alle aree interne. Inoltre, concentrare le competenze in un unico gestore, che ha un unico core business, evita la frammentazione delle competenze nella gestione delle strade e dei trasporti e rappresenta una garanzia per la destinazione degli investimenti, mantenendo e sviluppando al contempo il know how di Anas. Mi riferisco anche all’implementazione delle nuove tecnologie come le Smart Road Anas, la nuova sensoristica per il monitoraggio di ponti e viadotti, il sostegno alla mobilità elettrica. Nell’ambito del Contratto di Programma abbiamo stanziamenti appositamente dedicati al Piano rientro strade, prima e seconda tranche, pari a 1,1 miliardi di euro che abbiamo messo da subito in produzione. A fronte dei circa 6.500 km di strade rientrate con la prima e la seconda tranche, il nostro obiettivo è di accrescere l’investimento complessivo nel prossimo Contratto di Programma e potenziare il relativo piano assunzioni, che al momento ha riguardato 63 nuove risorse tecniche tra ingegneri e personale di esercizio su strada”.