Si sono completate oggi, 16 aprile, le attività di scavo della galleria Serravalle, la nuova grande opera in sotterraneo della tratta ferroviaria piemontese del Terzo Valico. La caduta dell’ultimo “pezzo di roccia” consente di realizzare un tracciato di linea ferroviaria di circa 22 chilometri senza interruzioni. I lavori sono stati realizzati dal General Contractor guidato da Webuild, per conto di RFI (Gruppo FS Italiane).

L’evento, svoltosi anche in diretta streaming, ha visto la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, dei Presidenti delle Regioni Liguria e Piemonte, Giovanni Toti e Alberto Cirio, dell’AD del Gruppo FS Gianfranco Battisti, dell’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini, del Commissario Straordinario per il Progetto Unico del Nodo ferroviario di Genova e Terzo Valico Calogero Mauceri.

L’opera «renderà Genova uno snodo fondamentale per lo sviluppo di una grande area urbana tra il capoluogo ligure, Torino e Milano e riafferma la centralità del Gruppo nella realizzazione degli asset infrastrutturali per il Paese», ha evidenziato l’AD di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti. «Le infrastrutture - ha detto - generano lavoro con effetti sulla crescita del Pil pari all’1%, che viene redistribuita in quelle aree dove insistono, con 10 mila nuove assunzioni».

SVILUPPO DEL PAESE NEL RISPETTO DI CITTADINI E AMBIENTE

Come ha ricordato il Ministro Giovannini, la nuova infrastruttura non rappresenta solo un potenziamento per l’asse ferroviario Genova-Basilea-Rotterdam/Anversa ma anche un notevole miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini. Secondo i dati forniti dallo stesso Battisti, infatti, gli oltre 2500 pendolari che oggi impiegano 1 ora e 40 nella tratta Genova-Milano, dal 2024, ad opera conclusa, saranno in grado di percorrere la stessa distanza in circa 60 minuti. Un miglioramento del servizio che però non è arrivato a discapito nell’ambiente.

L’opera è stata infatti realizzata in stretta collaborazione con l’ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) e con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per garantire le pratiche virtuose di salvaguardia dell’ambiente, come il riuso dei materiali di scavo e il corretto monitoraggio di eventuali rischi idrogeologici. Inoltre, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea, la stima è che dal 2024, ad opera compiuta, il trasporto su gomma verrà ridotto del 30% nel breve periodo e del 50% nel lungo.