Entro agosto RFI lancerà in Lombardia gare per oltre un miliardo di euro, passando poi alla fase attuativa delle opere. Ma molti cantieri sono già aperti e il volume complessivo degli investimenti nella Regione supera il miliardo e mezzo. Così Vera Fiorani, Amministratrice delegata di RFI, nel corso del convegno Piano Lombardia e PNRR, organizzato a Milano dalla Regione per illustrare i numeri del Piano e il ruolo delle infrastrutture pubbliche nella creazione opportunità per i territori.

“Abbiamo lavorato per capire quali progetti fossero eleggibili nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, facendo tesoro del confronto che negli anni abbiamo sistematicamente intrapreso con Regioni e territori”, ha sottolineato Vera Fiorani, spiegando come questo “ha portato a definire un pacchetto di investimenti ferroviari di 23 miliardi e mezzo, pari al 10% del PNRR, tutti con il vincolo di essere completati entro il 2026”, ha ricordato l’AD. “Gli interventi sono stati definiti, alcuni sono in fase di approvazione o attuazione, le progettazioni dei rimanenti sono in corso e saranno completate entro febbraio”.

Alla domanda del giornalista Gianluca Semprini sui tempi di cantierabilità delle opere, Vera Fiorani ha parlato di una programmazione molto chiara, con una serie di step be definiti: “Il passaggio successivo sarà il completamento degli iter autorizzativi, che costituisce il momento più critico dell’intero processo”, ha spiegato la manager RFI: “Ci sono i Commissari su molte opere ferroviarie, questo assicura maggiore celerità ma su alcune parti del percorso autorizzativo i poteri commissariali non bastano. Superata quella fase, in tre mesi e mezzo possiamo completare le procedure di gara e siamo pronti ad aggiudicare, significa che alla fine del prossimo anno possiamo avere tutto in gara, e molto di aggiudicato, per attuare le opere entro i termini chiesti dall’Europa”. 

Tra gli interventi in Lombardia comprensivi delle gare (tra le 15 e le 18) che saranno lanciate, Fiorani ha ricordato il collegamento con l’aeroporto Orio al Serio quale esempio di intermodalità, parte integrante del piano di sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria, ma soprattutto i lavori che coinvolgeranno la stazione di Milano Centrale: “Sarà uno di quegli interventi straordinari di digitalizzazione molto complessi, ma fondamentali per garantire ai servizi ferroviari prestazioni di migliore regolarità e qualità”.

“Rete Ferroviaria Italiana - ha poi aggiunto Fiorani - ha in fase di progettazione l’alta velocità per il tratto Salerno-Reggio Calabria, un’infrastruttura completamente nuova da 22 miliardi, e il nodo di Vicenza, parte importante del collegamento da Milano a Venezia, passando per Verona, Vicenza e Padova. Una prima tranche della Salerno-Reggio Calabria è già stata finanziata, una parte dal PNRR, 1,8 miliardi, e tutto il resto grazie con fondi nazionali. La parte nord dell’opera - ha concluso - sarà pronta per il 2026, mentre il tratto rimanente punta a vedere la luce entro il 2031. I lavori sullo snodo di Vicenza sono in corso e coinvolgeranno, anch’essi, l’alta velocità”.