Foto ©ELIS
Da un lato studenti che, seppur disorientati sul proprio percorso post-diploma, escludono a priori un futuro nelle professioni pratiche, dall’altro grandi aziende italiane che hanno espresso un importante fabbisogno di personale specializzato. È dall’incontro di queste due realtà che nasce Distretto Italia, il progetto messo in piedi da Consorzio ELIS che mira a far riscoprire i lavori tecnici, orientando, formando e facendo assumere giovani ragazze e ragazzi.
L’ente non profit ha dato il via oggi alla fase operativa dell’iniziativa che prevede la possibilità di candidarsi sulla piattaforma digitale www.distrettoitalia.elis.org per poter partecipare a corsi di formazione. Realizzati da quattro Scuole dei Mestieri in tutta Italia, avranno durate differenti: cinque settimane per posatori di fibra ottica, responsabili di cantiere e impiantisti elettrici, 20 settimane per programmatori software. In entrambi i casi, momenti propedeutici all’inserimento in azienda.
DISTRETTO ITALIA, UN PROGETTO UNICO IN TRE INTERVENTI
Nel corso dell’evento Insieme diventiamo futuro, tenutosi a Roma, Consorzio ELIS ha avuto modo di presentare il piano d’intervento di Distretto Italia che coinvolge scuole, istituti tecnici superiori e 34 soggetti tra enti, agenzie del lavoro e imprese, come il Gruppo FS Italiane. All’incontro capitolino, ospitato dal Campus ELIS, hanno preso parte i Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, oltre ad amministratori delegati e rappresentanti delle aziende che aderiscono al progetto, tra cui Luigi Corradi, AD di Trenitalia, Aldo Isi, AD di Anas, e Adriano Mureddu, Responsabile Human Resources di FS Italiane.
Oltre alle Scuole dei Mestieri, Distretto Italia prevede due ulteriori linee di intervento. La prima, Scuola per la Scuola, consiste in attività di orientamento attraverso i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. Tradizionalmente i PCTO, definiti dal MIUR con la legge 145/2018 che modificava in parte l’alternanza scuola-lavoro determinata nel 2015, sono organizzati tra istituti scolastici, università e una singola impresa. ELIS innova questi progetti di carattere curriculare coinvolgendo più aziende contemporaneamente, consentendo così ai giovani di poter scegliere tra diverse proposte e addentrarsi nel contesto lavorativo che desta in loro maggiore interesse.
Il terzo tipo di intervento di Distretto Italia sarà Officine Futuro, una serie di percorsi di orientamento rivolti sia agli studenti, che potranno usufruire anche di un’apposita piattaforma digitale di gaming, sia a docenti e genitori, due figure fondamentali per supportare i giovani nelle scelte relative allo studio e al lavoro.
FORMAZIONE E OCCUPAZIONE, IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE ITALIANO
Le iniziative messe in campo dal Consorzio ELIS con il progetto Distretto Italia prendono il via da alcuni dati che dipingono un quadro preoccupante per le prospettive dei giovani italiani, in relazione al loro percorso negli studi e nel lavoro.
Alla base di tutto c’è la questione sociale dei Neet: da Neet Working, il Piano di emersione e orientamento giovani inattivi, stilato nel 2022 dal Ministero per le Politiche Giovanili, risulta che tre milioni di giovani in Italia non studiano e non lavorano, cioè una persona su quattro (25,1%) di età compresa tra i 15 e i 34 anni. Non lo fanno anche a causa di una bussola smarrita (o mai avuta): secondo un’indagine realizzata da ELIS con Skuola.net nel 2022, il 45% degli studenti delle scuole superiori italiane si sente abbastanza o del tutto disorientato sul proprio futuro post-diploma. Da un’ulteriore ricerca realizzata da Skuola.net per Amplia Infrastructures sempre lo scorso anno, il 57% degli studenti esclude a priori un percorso lavorativo in professioni pratiche, considerate di serie B e ritenute non apprezzate dai genitori.
Altro fenomeno preso in considerazione è stato quello della cosiddetta licealizzazione dei percorsi scolastici, che negli ultimi decenni ha fatto registrare una perdita di ruolo delle scuole professionali, senza determinare, tra l’altro, un innalzamento del numero di laureati (secondo dati Eurostat, nel 2021 solo il 27% della popolazione italiana della fascia 25-34 anni aveva una laurea in Italia, mentre la media europea si attestava al 41%).
Ma di quanti professionisti tecnici ha bisogno il mercato italiano? Il Centro Studi di Distretto Italia ha realizzato negli scorsi mesi una prima analisi del fabbisogno di competenze, coinvolgendo 12 delle grandi aziende interessate dal progetto. Ha registrato la mancanza di oltre 10mila posti di lavoro per ruoli tecnici, nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni, delle costruzioni e del digitale. Proprio quegli ambiti in cui Elis, con Distretto Italia, ha deciso di intervenire per dare nuove prospettive ai giovani, il futuro del Paese.
(L.M.)
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