Le redazioni di FSNews e de La Freccia, con i colleghi della Direzione Communication del Gruppo FS, augurano a tutti un 2022 ricco di voglia e capacità di amare, conoscere, costruire e innovare, tanto forti che neanche la pandemia riesca a condizionarle. Che siano la passione e la volontà di lavorare a un futuro migliore a guidarci per tutto l’anno, e oltre. 

Vi anticipiamo l’editoriale del nuovo numero de La Freccia. Il magazine uscirà in digitale lunedì 3 gennaio, per poi salire e viaggiare per tutto il mese a bordo delle Frecce di Trenitalia.

PER UN 2022 COLMO DI PASSIONE, INNOVAZIONE E CONSAPEVOLEZZA

All’alba di questo 2022 cosa augurarsi è fin troppo facile da intuire. A quel che è unanimemente sottinteso aggiungiamoci, però, l’auspicio di una maggiore e più diffusa capacità di vivere intensamente il presente, con occhi, cuore e mente rivolti al futuro.  “Solo l’amare, solo il conoscere/conta, non l’aver amato,/non l’aver conosciuto”. Sono i versi iniziali de “Il pianto della scavatrice” di Pier Paolo Pasolini. Pasolini nasceva 100 anni fa, all’indomani delle macerie della Grande Guerra e di una maledetta pandemia che aveva seminato lutti in tutto il mondo, tra il 1918 e il 1920. In quei versi lancia un monito che dovremmo far nostro. Amare e conoscere, oggi e domani, in un presente che solo così può essere costruttore di un futuro bisognoso di radici nutrite di passione e ragione, coscienza e scienza. 

Nel 2022 si celebrano anche i 400 anni dalla nascita di Molière. Un’altra epoca, un altro Paese. La Francia del Seicento, non comparabile all’Italia del secolo scorso. Eppure certi tratti distintivi del nostro essere uomini e donne non cambiano, nella sostanza, pur nel mutare di mode e costumi e nell’evolvere di conoscenze e tecnologie. Non cambiano nel profondo le nostre debolezze e vanità, e neppure i nostri vizi e le nostre virtù, più celati i primi, più ostentate le seconde, e neppure tutto il corredo di pragmatica ipocrisia che le accompagna. La commedia su quei tratti delle nostre personalità gioca e ironizza, ne fa satira che può e dovrebbe indurre anche all’autoironia, e a riconoscere le proprie fragilità

Eccoli qua, quindi, gli ingredienti per affrontare al meglio l’anno nuovo e quelli che verranno: amore, conoscenza, leggerezza e autocoscienza. Potremmo anche dire passione e spirito di innovazione, senza velleitarismi e consapevolezza di sé. A suggerirceli sono gli autori di due Paesi tanto vicini, e cugini, quanto giustamente gelosi delle proprie differenze e peculiarità eppure, allo stesso tempo, sempre più avviluppati in un abbraccio finanziario e imprenditoriale di cui la nascita di Stellantis non è l’unico esempio, ma ne è la più efficace sintesi. Ma a suggerirci l’intera riflessione sono due coincidenze, lo sbarco in Francia del nostro Frecciarossa, lo scorso dicembre e i due anniversari. 

Coincidenze, che leggiamo come buon auspicio. Coincidenze, come quelle fra treni che vogliamo corrano verso il futuro con destinazione un’Europa più coesa e solidale. Un’Europa dove la mobilità ferroviaria sia un’opportunità di sviluppo sostenibile, aiuti a conoscerci e capirci sempre di più, e sia stimolo per ridurre le attuali diseguaglianze territoriali, anche dentro i singoli Paesi. Da ferrovieri, da donne e uomini impegnati ad assicurare la mobilità di persone e cose, non possiamo augurarci di meglio.

Buon 2022.