Al via a Lamezia Terme, provincia di Catanzaro, “Trame. Festival dei libri sulle mafie”. Ferrovie dello Stato Italiane è official sponsor dell’undicesima edizione, in programma dal 22 al 26 giugno e focalizzata sul tema “Novantadue. L’Italia di oggi trent’anni dopo le stragi di mafia”.

Alla cerimonia inaugurale del Festival è intervenuto Dario Cirrincione, responsabile del coordinamento dell’attività stampa di Ferrovie dello Stato Italiane, che ha sottolineato: “Tutela della legalità e della sicurezza sono principi fondanti dell’identità sociale e industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato”.

Inaugurazione Festival

Le iniziative intraprese da Ferrovie dello Stato Italiane, in tali ambiti, sono molteplici. Sono stati sottoscritti con varie Prefetture, in tutta Italia, i Protocolli di Legalità che riguardano tutta la filiera delle imprese affidatarie dei lavori ed estendono l’attività di monitoraggio fin dalla fase iniziale della progettazione e non solo in quella esecutiva. 

All’inizio del mese di maggio, inoltre, l’Amministratore Delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris, ha siglato un protocollo d’intesa con l’Arma dei Carabinieri. L’accordo, in dettaglio, prevede attività di verifica del rispetto della normativa in materia di collocamento di manodopera; previdenza e sicurezza sui luoghi di lavoro; prevenzione e contrasto del fenomeno delle infiltrazioni criminali, anche attraverso il controllo dei cantieri per la realizzazione di opere infrastrutturali del Gruppo FS Italiane e prevenzione e contrasto delle violazioni ambientali. 

La partnership con il Festival Trame conferma l’impegno del Gruppo FS a favore della cultura e della valorizzazione del territorio, come previsto anche nel Piano Industriale FS 2022-2031 che darà, nel prossimo decennio, un grande impulso al Paese e, in particolare, al Sud. Il Festival è tra i protagonisti del magazine “La Freccia”, dove nel numero dedicato al “Tempo Nuovo” che sta vivendo il Gruppo FS, c’è anche un’intervista a Roberto Saviano che racconta il suo 23 maggio 1992: una data tristemente storica per l’Italia. 

Il cartellone di incontri è stato aperto da un dialogo tra Patrizia Di Dio (Responsabile Nazionale Legalità e Sicurezza di Confcommercio) e Giovanni Tizian, giornalista e direttore artistico del Festival, che hanno anche analizzato l’evoluzione dei fenomeni di racket e usura degli ultimi 30 anni. 

Fino a domenica, a Lamezia Terme, si alterneranno sul palco magistrati, giornalisti, intellettuali, scrittori e studiosi del fenomeno mafioso. Tra i più attesi ci sono Rosario Aitala, Piero Grasso, Ilda Boccassini, Francesco Greco, Nicola Gratteri, Giuseppe Lombardo, Roberto Saviano, Goffredo Buccini, Giovanni Bianconi e Stefano Massini.

Oltre ai libri, che si riconfermano focus del festival, sono previsti momenti dedicati al teatro, al cinema, all’arte e alla musica. La manifestazione dedicherà anche un ricordo a Letizia Battaglia, tra le più note fotoreporter di mafia al mondo, deceduta lo scorso aprile.