In apertura, Italo Valenti, I pazzi dell’isola (1941)

I capolavori di alcuni dei più grandi artisti italiani arrivano per la prima volta in Sicilia con la mostra I maestri del Novecento: da Guttuso a Vedova, visitabile fino all’8 gennaio nell’Antiquarium della cittadina di Centuripe, poco lontana dal Parco dell’Etna.

Ascolta il podcast a cura di Federica Gheno

Le opere che compongono l’esposizione sono state selezionate dalla collezione del mecenate Alberto della Ragione, ingegnere nato nell’ultima decade dell’Ottocento che la donò al Comune di Firenze in seguito alla disastrosa alluvione del 1966.

Filippo de Pisis, Paesaggio con cigni (1947)

Filippo de Pisis, Paesaggio con cigni (1947)

Il suo gesto fu una risposta all’appello lanciato dallo storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti, che proponeva di istituire un museo internazionale di arte contemporanea, come risarcimento simbolico ai danni subiti dal patrimonio storico-artistico fiorentino. Oggi la serie di oltre duecento tele è conservata nel Museo del Novecento del capoluogo toscano.

 

Movimenti e correnti culturali si trovano così a dialogare in un piccolo borgo siciliano, già noto per il suo patrimonio archeologico: da Valori Plastici a Novecento Italiano, da Secondo Futurismo a Realismo magico, si incontrano tra le sale dell’Antiquarium.

Renato Guttuso, Il massacro (1943)

Renato Guttuso, Il massacro (1943)

A rendere omaggio alla terra siciliana, che li ospiterà fino all’8 gennaio, sono soprattutto i capolavori del pittore Renato Guttuso, originario di Bagheria, in provincia di Palermo.

 

Ma nella mostra curata da Sergio Risaliti sono presenti anche tele del veneziano Emilio Vedova, dell’esponente romano della Scuola di via Cavour Mario Mafai e dell’emiliano Filippo de Pisis, per un totale di quarantuno opere esposte.