Salgono a circa 100mila - di cui 35mila dedicati a 30 mete turistiche - i posti offerti ogni giorno sulle 1.100 corse di Ferrovie del Sud Est (FSE). È una delle iniziative della società del Gruppo FS per l’estate 2021, la stagione per eccellenza del mare e del turismo enogastronomico che porteranno turisti italiani e stranieri in Puglia, anche nei piccoli borghi dell’entroterra e nelle suggestive cittadine fortificate con le torri di avvistamento.

Fino a settembre si moltiplicano le opportunità per ammirare le bellezze storiche, artistiche e naturali del Salento, della Valle d’Itria e di tutte le località del Tavoliere raggiungibili con i treni e i bus di Ferrovie del Sud Est. Undici nuovi treni elettrici - che si aggiungono alla flotta esistente - uniscono ben 30 località turistiche al network delle Frecce, dei Freccialink e degli InterCity di Trenitalia con hub di scambio nelle stazioni di Bari, Taranto e Lecce per garantire l’ultimo miglio ai vacanzieri con un sistema regionale di treni e bus, sette giorni su sette, nelle ore più richieste. Un paesaggio da scoprire e insieme da tutelare, grazie alle scelte strategiche del Gruppo FS Italiane sempre più all’insegna della sostenibilità.

 "Siamo concentrati sul futuro, basti pensare al progetto per la mobilità a idrogeno nel bacino di Gallipoli da 79 milioni di euro, candidato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ma anche agli interventi per favorire la transizione ecologica della flotta con il rinnovo dei treni e dei bus, che porteranno ad un recupero di 3.500 tonnellate di CO2 all’anno. Senza perdere di vista gli appuntamenti più vicini come l’estate appena iniziata che vede 35mila posti ogni giorno dedicati al turismo e un’offerta ricca di molte iniziative". Così l’amministratore delegato e direttore generale di Ferrovie del Sud-Est Giorgio Botti, che sul piano di investimenti aggiunge: "Abbiamo un progetto ambizioso, di vera integrazione modale. Sono previsti investimenti per 1,4 miliardi di euro per avere una rete adeguata agli standard più moderni e flotte tra le più giovani del Paese; investimenti funzionali a creare i presupposti per la realizzazione di un sistema di mobilità sempre più integrato, competitivo e sostenibile e provocare dunque uno shift modale dal trasporto privato al trasporto collettivo".

Città di Lecce

Il traguardo è il 2026, ma già molto è stato fatto. La dotazione finanziaria per gli investimenti è raddoppiata da 400 a 800 milioni di euro, già tutti “cantierati”, altri 461 milioni sono stati chiesti ambito PNRR. In 4 anni sono state realizzate opere per 354 mln di euro e rivisti tutti progetti per adeguarli al nuovo contesto di sicurezza Ansfisa in vigore dal 2017 anche per le ferrovie regionali. FSE conta oggi 1.400 dipendenti, di cui - sottolinea Botti - “450 sono stati assunti negli ultimi tre anni per un progetto di integrazione modale che mira a coinvolgere il territorio, le istituzioni, gli stakeholder e gli investitori”. Progetto guardato con interesse anche dalle istituzioni del Paese, prova ne è l’incontro del 16 giugno scorso dei vertici dell’azienda con la Vice ministra del Mims, Teresa Bellanova, e l’audizione presso la Commissione trasporti della Camera dei Deputati del 17 giugno.

Più sostenibilità ambientale e innovazione digitale per le 1.100 corse al giorno che attraverso 474 chilometri di rete ferroviaria, 94 stazioni e 2.500 chilometri di strade servono 4 province e 130 comuni. Un progetto che al momento deve fare i conti con uno scenario societario delicato. A fine 2021 infatti scade il contratto di servizio con la Regione Puglia e quindi le concessioni per la parte ferro, gomma e infrastruttura.

Ma l’obiettivo rimane saldo, ed è quello di trasferire le persone dall’auto privata al trasporto collettivo e integrato. Per realizzarlo occorre intervenire principalmente sulla velocità commerciale e sul comfort del viaggio, perché il cliente multimodale sceglie un viaggio che minimizzi le rotture di carico e velocizzi lo scambio tra un mezzo e un altro. Puntualità e comunicazione diventano fattori chiave non solo come espressione della qualità ma anche come elementi di sostenibilità che compongono un sistema di trasporto intermodale. Puntualità che nel 2016 per i treni di FSE si attestava al 55%, mentre oggi è salita di ben 30 punti percentuali. Una velocità di viaggio destinata ad aumentare ancora di più entro il 2026, quando tutta la rete FSE sarà coperta dai sistemi di sicurezza e controllo di marcia dei treni SCMT nell’area barese e ERTMS nella zona salentina.

Città di Lecce

30 METE TURISTICHE CONNESSE AL NETWORK NAZIONALE, CON 35MILA POSTI DEDICATI

Un’offerta estiva già lanciata nel 2020 insieme a Trenitalia e Regione Puglia, ma che quest’anno è stata ulteriormente ampliata, aggiungendo altre località turistiche - come le Grotte di Castellana (BA) - alle marine della costa jonica e quelle della costa adriatica, all’entroterra salentino, barese e alla Valle d’Itria. Non solo turismo balneare ma anche culturale, enogastronomico e storico. Il tutto nel segno dell’integrazione modale che rimane il driver principale di FSE. Insomma una rete fatta di molte connessioni su cui va ampliata l’offerta turistica non solo estiva. La Puglia ha un grande potenziale di destagionalizzazione del turismo, nuovi mercati da esplorare con una strategia da costruire. FSE da un paio di anni è mobility player delle iniziative legate al Carnevale di Putignano e al Locus Festival.

BIGLIETTO DI VIAGGIO CON UN SOLO CLICK… E NON SOLO PER L’ESTATE

Dal punto di vista commerciale FSE è già integrata nella piattaforma di vendita di Trenitalia. Già oggi - e non solo per l’estate - con un unico click il cliente può programmare e acquistare un biglietto Frecce o InterCity e il proseguimento con un treno regionale o bus di Ferrovie del Sud Est. L’integrazione commerciale con Trenitalia è uno dei punti di forza della strategia di FSE, con un’operazione iniziata già nel 2018 e che di fatto vede FSE rappresentare l’ultimo miglio del collegamento point to point di Trenitalia. Ferrovie del Sud Est costituisce la naturale prosecuzione di viaggio per chi, ad esempio, dalla Lombardia, dal Piemonte e dal Veneto e da altre regioni vuole andare a Gallipoli, Otranto o in località come Alberobello e Martina Franca, comodamente raggiungibili con i treni e i bus di FSE.

Treno regionale