Passa da Verona il percorso di FS Sistemi Urbani, capofila del Polo Urbano del Gruppo FS, impegnata nella riqualificazione degli scali ferroviari italiani e degli edifici non più impiegati dal Gruppo FS. Nella città veneta il progetto riguarda la riconversione di 45 ettari di superficie dello scalo merci di Verona Porta Nuova, dove sorgerà il nuovo fronte sud della stazione AV. Un programma vasto che vede in campo l’Amministrazione comunale veronese e la società del Gruppo FS che si occupa proprio di rigenerazione urbana.

 

Nell’intesa rientra anche il riuso temporaneo di alcuni immobili, tra cui ex magazzini ed ex officine, non più impiegati per usi ferroviari, che insistono sull’area con una superficie coperta fino a 18.500 mq e che verranno riutilizzati per varie attività.

 

Per farlo FS Sistemi Urbani prevede il lancio di un bando volto all’individuazione degli operatori interessati a sviluppare proposte di riuso temporaneo, che possano favorire funzioni di interesse pubblico e portare beneficio al quartiere e al presidio della sicurezza degli edifici. Gli interventi di adeguamento ammessi, che riguarderanno il miglioramento dell’accessibilità, della sicurezza e della salute, saranno oggetto di un’apposita convenzione tra Comune e FS Sistemi Urbani, così come la durata del riuso, fissata a tre anni con possibile proroga di due.

Il progetto di FS Sistemi Urbani a Bologna

Il progetto di FS Sistemi Urbani per Bologna Ravone-Prati

Verona, dunque, è la nuova tappa di un iter ricco di progetti che stanno coinvolgendo diverse realtà territoriali nel nostro Paese. Proprio negli scorsi giorni a Venezia sono stati presentati da Rete Ferroviaria Italiana, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, i lavori per la nuova stazione di Venezia Mestre. Un progetto strategico che vedrà un ruolo centrale anche per FS Sistemi Urbani che si occuperà del recupero e della riqualificazione degli spazi che saranno inseriti nel progetto del nuovo scalo ferroviario.

 

A Bologna, FS Sistemi Urbani ha preso parte al concorso “C40 Reinventing Cities”, indetto dal network C40 Cities per promuovere lo sviluppo urbanistico resiliente e sostenibile. Sono stati selezionati i cinque team finalisti della terza edizione del concorso. Cinque squadre, cinque idee progettuali per riqualificare dal punto di vista ambientale e urbano il sito di Bologna Ravone-Prati, di proprietà del Gruppo FS. Il sito si trova nella zona nord-ovest della città, a circa tre chilometri dal centro, precedentemente adibito a diverse funzioni ferroviarie. La rigenerazione dell’area porterà alla creazione di un polo urbano in grado di fare da modello per lo sviluppo di Bologna per quanto riguarda l’innovazione, la mobilità sostenibile e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

 

In Liguria, invece, il 16 ottobre 2023 è stato firmato il preliminare di vendita tra l’AD di FS Sistemi Urbani, Umberto Lebruto e il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, per la vendita di aree dismesse non più funzionali alle attività ferroviarie e cinque ex magazzini di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana, oltre ad un ex casello ferroviario di proprietà del Gruppo FS. La cessione contribuirà, attraverso il finanziamento "Bandi Periferie", al completamento di una pista ciclopedonale che interessa altri quattro comuni del Ponente Ligure. Si tratta di uno dei più importanti tracciati ciclopedonali d’Italia: 20 chilometri di pista, oltre ai 24 già realizzati fino a San Lorenzo al Mare, dedicata ai cittadini e ai frequentatori dell’area del Ponente Ligure.

 

Nel quadro relativo agli interventi nel nord Italia, non si può ovviamente non citare il progetto che prevede la riqualificazione dei sette scali ex ferroviari di Milano. Avviato nel 2017, il programma di rigenerazione urbana nel capoluogo lombardo prevede che lo scalo di Porta Romana diventi il villaggio delle Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina 2026, mentre l'ex scalo di Greco-Breda sarà il primo quartiere di social housing a zero emissioni.