Infrastrutture resilienti e moderne, connettività a bordo treno e lungo le linee ferroviarie per garantire servizi di alta qualità, autoproduzione di energia così da contribuire alla transizione ecologica. “La scommessa della mobilità sostenibile”, titolo della terza tappa de “L’Alfabeto del futuro”, progetto del gruppo editoriale Gedi News Network - Il Secolo XIX dedicato alle sfide dell’innovazione, passa anche dalle strategie e dagli investimenti previsti dal Piano Industriale del Gruppo FS Italiane

Ad illustrarli, al Teatro Carlo Felice di Genova, l’amministratore delegato di FS Luigi Ferraris. Nel corso del suo intervento, ha annunciato anche una importante novità non solo per la Liguria, ma per la mobilità del Nord Ovest italiano: «Entro la fine del mese di luglio e i primi giorni di agosto verranno ultimati gli scavi di tutte le gallerie del Nodo di Genova – ha detto Ferraris - che ora risultano scavate per il 97%. È un traguardo importante e successivamente si procederà con le attività di attrezzaggio tecnologico e con il completamento delle opere entro il 2024». Ferraris ha anche anticipato che, in uno scenario post 2026, a quadruplicamento ultimato della linea, sarà anche possibile collegare Genova Piazza Principe e Milano Rogoredo in tempi di viaggio inferiore ad un’ora.

L’incontro genovese dell’Alfabeto del Futuro è stato anche il punto per raccontare la vision e gli obiettivi sfidanti del piano decennale del Gruppo FS. «Con gli investimenti previsti nei prossimi 10 anni la capacità della nostra rete crescerà del 20% e con una più efficace integrazione con la gomma di aumentare del 30% i passeggeri su mezzi di trasporto collettivi, treni e bus», ha dichiarato l’AD. «Intendiamo raddoppiare la quota di merci su rotaia che attualmente rappresenta circa il 10/11% rispetto a una media europea intorno al 20%».

Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS

Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS

I 190 miliardi di investimenti, previsti dal Piano Industriale, in infrastrutture, servizi, tecnologia, autoproduzione di energia favoriranno una maggiore integrazione collegamento Nord Sud e Italia resto d’Europa. In questo modo, il Gruppo FS sarà in grado di contribuire alla transizione ecologica raggiungendo la carbon neutrality al 2040, ossia dieci anni prima dell’obiettivo fissato dall’Europa.

«Abbiamo circa 30 milioni di mq di spazi attigui alle ferrovie che possono essere valorizzati. L’obiettivo, da qui a quattro anni, è l’installazione di pannelli fotovoltaici che ci permetteranno di coprire il nostro fabbisogno energetico di circa il 40%. Inoltre – ha proseguito Ferraris – stiamo investendo su nuovi treni ad alto tasso di riciclabilità, con punte del 95%».

In questo contesto, è necessario prevedere un potenziamento infrastrutturale delle stazioni all’interno dei nodi urbani e poi connettività a bordo, non solo nell’AV. «Puntiamo a realizzare una connettività voce e dati sempre più affidabile sulle linee Alta Velocità ma anche sulle linee convenzionali, a partire dalle tratte a maggiore frequentazione, così da garantire un servizio di alta qualità a tutti i passeggeri e alle imprese ferroviarie del trasporto merci», ha sottolineato Ferraris. Negli scorsi giorni, ha ricordato l’Ad, sono stati completati i lavori di potenziamento degli impianti 4G nelle gallerie della linea Alta Velocità Milano-Bologna con il programma di upgrading che continuerà anche nei prossimi mesi.