In apertura, il ristorante Winter Garden, St. Regis Florence

Il turismo in Italia e nel Mediterraneo sta vivendo il momento della ripresa, dalle mete di svago alle città d’arte. «L’amore per i viaggi non è scomparso, ma anzi è più forte di prima», conferma Richard Brekelmans, vicepresidente Sud Europa della catena Marriott International, con il quale abbiamo viaggiato in Frecciarossa.

 

La sfida più grande dell’ultimo periodo?

Gestire il continuo cambiamento di provvedimenti e restrizioni, cercando un equilibrio tra gli interessi dei nostri colleghi negli alberghi e i nostri ospiti, non appena abbiamo potuto riaprire.

 

Qual è il significato di ospitalità?

Sono convinto che la vera ospitalità si possa riassumere in tre concetti: personalizzata, autentica e professionale. Oggi più che mai dobbiamo aggiungere l’importanza dell’appartenenza alla realtà locale per risultare interessanti al turismo di prossimità.

 

L’estate 2021 è quella della ripresa?

Stiamo assistendo a un aumento dei viaggi di piacere di italiani ed europei, con un maggior interesse da parte degli statunitensi, e a una prima ripresa dei viaggi d’affari. Le vacanze in famiglia rappresentano una priorità e i viaggi multigenerazionali uno dei segmenti in più rapida crescita dell’industria del turismo a livello globale. Per questo abbiamo arricchito la nostra offerta per famiglie con pacchetti speciali disponibili tutta l’estate. I nostri resort a Venezia e in Costa Smeralda registrano prenotazioni per riunioni di amici e familiari. Ci auguriamo una ripresa degli eventi per far tornare le grandi città centri fiorenti di cultura e commercio. L’economia urbana e il mercato del lavoro sono fondamentali non solo per gli alberghi ma per tutta la filiera dell’ospitalità. Per supportare le piccole e medie imprese abbiamo introdotto il Marriott Bonvoy Business Ready, un nuovo programma a punti progettato per aiutare le aziende più piccole a rimettersi in viaggio. 

Richard Brekelmans

Richard Brekelmans

Durante le chiusure avete comunque tenuto aperte alcune strutture…

Sì, per garantire il servizio agli ospiti residenti, come al The St. Regis Rome. Abbiamo riaperto da poco il JW Marriott Venice, il Cristallo a Cortina e The Westin Palace a Milano, quest’ultimo dopo un completo restyling.

 

L’Italia può vivere di turismo?

Nel nostro Paese rappresenta il 14,9% del Pil. Gli hotel non sono solo un luogo per turisti, ma spesso il cuore della comunità locale con un impatto significativo in termini di indotto economico. L’Italia rappresenta un mercato strategico per Marriott International in Europa, con 54 hotel e l’apertura di W Rome ed Edition Rome, tra settembre 2021 e marzo 2022, che segna l’arrivo di questi brand in Italia. Abbiamo arricchito il portfolio con il Grand Universe Lucca e il Grotta Giusti Thermal Spa Resort in Toscana, entrambi parte del brand Autograph.

 

Quando ha capito che gli alberghi sarebbero stati la sua professione?

Provengo da una famiglia di ristoratori, ma la mia passione è stata lo sport: giocavo a calcio e a tennis in ogni minuto libero. Poi mi sono reso conto di non essere abbastanza bravo per guadagnarmi da vivere così e ho scelto di iscrivermi a un corso di legge, architettura e hotel management. Alla fine ha prevalso il desiderio di scoprire il mondo dell’ospitalità.

 

Le piace viaggiare in treno?

Lo adoro. Ho la fortuna di utilizzarlo regolarmente, soprattutto per affari, fra le città italiane e tra Madrid e Barcellona. Tendo a non programmare alcuna chiamata quando sono in treno, così posso godermi l’ambiente tranquillo e libero da interruzioni per lavorare su questioni che richiedono concentrazione. A volte mi godo il paesaggio che passa, sognando un po’. Spesso mi ritrovo a odiare il fatto di essere giunto a destinazione. Questi treni sono troppo veloci (sorride, ndr).

 

L’Alta Velocità ha influito sulla vostra attività?

I treni AV hanno contribuito in modo significativo a rendere più facili e veloci i viaggi, sia di lavoro che di piacere, in tutta Italia, collegando città come Milano, Roma, Firenze e Venezia. Abbiamo alcuni alberghi storici a pochi passi dalle stazioni, come Excelsior Hotel Gallia e The Westin Palace a Milano, The St Regis Rome e The Westin Excelsior a Roma. E poi a Venezia sei splendidi gioielli tra cui l’Hotel Danieli, che nel 2022 festeggia i suoi 200 anni e il maestoso Gritti Palace, e a Firenze il The St. Regis Florence e The Westin Excelsior, entrambi affacciati sull’Arno. 

Hotel Danieli, Venezia

Hotel Danieli, Venezia

Nel settore dell’ospitalità, quant’è importante il capitale umano?

È il fattore più significativo. Gli alberghi dove lo staff rappresenta al meglio lo spirito di accoglienza sono quelli di maggior successo. Guardando al futuro, è fondamentale sia per il nostro settore che per il Governo investire nell’istruzione e nella formazione di chi lavora nell’ospitalità.

 

Il servizio di una struttura alberghiera si giudica dai dettagli?

Negli hotel di lusso fanno la differenza, come un biglietto di benvenuto scritto a mano dal direttore. Non si tratta di offrire solo un ottimo servizio, ma di anticipare le esigenze degli ospiti.

 

Il fine dining è diventato uno dei plus dei grandi alberghi.

In Italia vantiamo collaborazioni con importanti chef come i Fratelli Cerea, tre stelle Michelin, che curano – insieme agli executive chef Antonio e Vincenzo Lebano – il ristorante Terrazza Gallia a Milano, o Andrea Casali, stella Michelin al Kitchen dello Sheraton Lago di Como. Per la gioia dei buongustai Ciccio Sultano porterà la sua passione tutta siciliana al nuovo W Rome, che aprirà a settembre con il Giano Restaurant.

 

Anche i grandi cocktail sono nati spesso nei grandi alberghi.

Un ottimo bar è un must. Il noto cocktail Bloody Mary è una vera istituzione del marchio St. Regis: nato nel 1934 come Red Snapper al The St. Regis New York, viene riproposto in tutti i nostri hotel St. Regis. Dalla versione romana, Red Admiral, a quella veneziana Santa Maria fino al Bloody Brunello a Firenze.

 

Quando vuole riposarsi che tipo di albergo sceglie?

Dipende molto dallo scopo del mio viaggio. Il lusso tradizionale di un Ritz Carlton, per i viaggi d’affari, l’approccio lifestyle di un hotel W per il fine settimana. Il Westin, incentrato sul benessere e le attività sportive, per una vacanza in famiglia.

Hotel W Rome

Hotel W Rome

Quante notti passa in hotel in un anno?

Nell’ultimo decisamente meno, solitamente almeno 100.

 

Il profumo della sua infanzia?

Quello dei boschi, ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente molto verde.

 

L’hotel più bello del mondo?

Non esiste, è una scelta troppo personale. Alcuni luoghi iconici, dove ho vissuto esperienze memorabili, sono The Ritz-Carlton Reserve a Bali e Cala di Volpe in Costa Smeralda.

 

Quando torna a casa le capita di chiedere qual è il suo numero di camera?

No, ma a volte provo ad aprire la porta con il mio smartphone, come faccio con l’app Marriott Bonvoy.