In cover, Christof Innerhofer all'Alpine Ski World Cup 2020/2021, Garmisch, Germania © Gabriele Facciotti/Pentaphoto

Da bambino guardava le imprese di Alberto Tomba e sognava di diventare come lui. Nel 2008 ha vinto la sua prima discesa libera a Bormio, a cui sono seguite due medaglie olimpiche ai Giochi di Sochi. Oggi Christof Innerhofer, nato a Gais, in provincia di Bolzano, si appresta a vivere la sua 16esima stagione in Coppa del mondo. Il 17 dicembre, giorno del suo 37esimo compleanno, la Fis Ski World Cup arriva in Italia, in Val Gardena. Qui Christof si deve cimentare nella prova di Super G e, il giorno seguente, nella discesa libera sulla pista Saslong.

 

Abbiamo raggiunto l’atleta delle Fiamme Gialle via whatsapp, mentre si trovava in Colorado per allenarsi. Con lui abbiamo parlato di sport, velocità, delle sue montagne e della riapertura degli impianti sciistici.

 

Sei alla 16esima stagione e hai ancora voglia di gareggiare.

Questi anni sono passati molto velocemente, vuol dire che sono stato bene e mi sono divertito. La testa è rimasta giovane e il fisico continua a reggere. Continuo ad avere una grande passione per questo sport: gareggiare per me non è un sacrificio, ma un privilegio. Amo la natura, le montagne e la velocità. Nel 2013 a Wengen, in Svizzera, dove ho vinto la discesa libera, ho raggiunto i 158,9 chilometri orari.

La pista Saslong, in Val Gardena © oleksandr_ka/Adobestock

Vuoi fare concorrenza al Frecciarossa?

Con i miei sci non riesco ad andare così veloce (ride, ndr). Ma è bello spostarsi con il treno ad Alta Velocità, in poco tempo si arriva da una città all’altra. Quando viaggio posso leggere un libro, guardare internet, dormire e il tempo vola via veloce: non sei neppure partito che è già il momento di scendere.

 

Festeggerai il tuo compleanno sugli sci correndo il Super G in Val Gardena. Cosa rappresentano per te le montagne dell’Alto Adige?

Io viaggio tanto per il mondo, ma non ho mai visto luoghi così belli, perfetti da vivere in ogni periodo dell’anno. In inverno abbiamo la neve, in estate siamo circondati dal verde. Mi piace andare in bici a valle ma anche salire verso Cortina, il lago di Misurina e il passo Monte Croce. La domenica, quando posso, amo camminare per poi fermarmi in una baita a mangiare e a godermi il panorama.

 

Finalmente si tornerà a sciare dopo la chiusura dello scorso anno per l’emergenza Covid-19.

È molto bello. Ed è importante che tornino a farlo soprattutto le persone adulte: se si sta troppo fermi è difficile, poi, riprendere ritmo e forma fisica.

Christof Innerhofer © Pier marco Tacca/Pentaphoto

Quali piste ci consigli?

Ne abbiamo tante bellissime, ogni impianto ha le sue. Mi piace molto la Sylvester di Plan de Corones, ci vado da quando ero bambino e ha sempre il suo fascino.

 

Oltre allo sci, che attività si possono fare?

Si può pattinare sul ghiaccio, prendere una slitta trainata dai cavalli, organizzare escursioni con le ciaspole. E visitare luoghi bellissimi come le Tre cime di Lavaredo, le cascate di Riva in Valle Aurina e Amaten, sopra Brunico, per ammirare un panorama unico su tutta la Val Pusteria.

 

E poi, magari, rifocillarsi in qualche baita...

Nei rifugi si trova un’ottima cucina, sono da provare i piatti tradizionali come i canederli o le mezze lune ripiene di ricotta. Qui il cibo è buono dalla colazione alla cena.

 

Per andare a sciare in Alto Adige si può anche prendere il treno. Ti piace l’idea?

È bellissimo poter usare un mezzo ecologico per raggiungere le piste da sci. In Val Pusteria, per esempio, a pochi metri dalla stazione di Perca ci sono gli impianti per salire a Plan de Corones, ma si può anche arrivare in treno a San Candido e sciare sul Monte Baranci o prendere l’autobus per il Monte Elmo.

La Val Gardena, immersa nel Parco naturale Puez-Odle, offre 500 chilometri di piste, tra cui la velocissima Saslong dove si disputa la Coppa del Mondo. Due le novità assolute di questa stagione: la pista nera La Ria, che parte dalla stazione a monte della cabinovia Dantercepies e si snoda per oltre un chilometro con una pendenza massima del 52%, e la Pilat, spettacolare e tortuoso percorso forestale di quasi quattro chilometri con una vista unica sulla valle. Si aggiungono, poi, ben 30 km di sentieri per gli amanti delle escursioni e 115 km di piste per lo sci di fondo.

Articolo tratto da La Freccia