Foto © Claudio Colombo

La sua faccia la conoscono tutti, ma in realtà non la conosce nessuno. Il suo Jean-Claude è diventato un vero cult grazie al serial Sensualità a corte, di cui è protagonista. E che torna su Tv8, dal 16 ottobre, all’interno del programma GialappaShow. Ma Marcello Cesena è molto, molto di più: oltre a essere un attore, è regista di spot pubblicitari e di film come Il cosmo sul comò. Un universo tutto da scoprire.

Jean-Claude è il tuo personaggio più duraturo?

Sì, va avanti dal 2005. Prima avevo l’istinto di uccidere i personaggi dopo una stagione: mi obbligavo a cambiare per non adagiarmi sugli allori. Ma Jean-Claude è trasversale: mi guardavano i genitori e ora lo fanno anche i figli. A me trasmette grande gioia vedere le persone che ripetono le sue battute. Non ho intenzione di mettere in dispensa il mondo di Sensualità a corte.

Da dove prendi spunto per le tue interpretazioni?

Da un lato è fiction pura, dall’altro mi ispiro ai reality e al trash televisivo. Guardo poco i canali nazionali, preferisco le piccole reti locali dove ho attinto per personaggi come la Maga Giuseppina, che trasforma problematiche come l’aerofagia in opportunità.

Quanto ha contato Genova nella tua vita?

Tantissimo. Ho studiato al Teatro Stabile, esperienza fantastica di cui sono molto orgoglioso. Anche se sono stato insignito del premio Città di Genova a inizio carriera, è una metropoli severa, avara di soddisfazioni. A Genova non ci si monta la testa. Mia madre non è nemmeno andata al cinema quando ho debuttato con Pupi Avati nel film Una gita scolastica.

Hai anche un lato dark, uscito fuori con il libro thriller Un luogo sicuro.

La risata e la paura hanno meccanismi identici, basati sulla sorpresa e sulla necessità di creare atmosfere nuove per essere efficaci. Il libro è stato scritto a Parigi nell’opprimente anno del Bataclan. È la storia tra una profuga araba e una regista in crisi creativa, tra segreti e un finale a sorpresa. Sogno di portarlo al cinema.

Hai fatto tantissime cose e interpretato molti ruoli. Chi è davvero Marcello Cesena?

Uno che al di fuori del lavoro è molto poco istrione. Mi manca quella dose di sano esibizionismo che appartiene a molti attori.

Il tuo lavoro è ecosostenibile?

Rispetto il pianeta e, dal punto di vista professionale, molti processi di produzione si sono ridimensionati pensando all’ambiente.

Sull’onda green viaggerai molto in treno...

È il mio compagno di viaggio preferito da tanti anni. Se chiudo gli occhi ricordo con piacere gli spostamenti da Genova a Roma, i finestrini aperti e l’aria calda sulla faccia. Poi ho scoperto anche il meraviglioso Milano-Parigi: sembra quasi l’Orient Express.

Sogno nel cassetto?

La regia di un musical come West Side Story. Ho perfino provato a fare il ballerino ma, ahimè, con scarsi risultati.