In cover, Giuseppe Maggio © Riccardo Ghilardi

Il fotografo Bruce Weber lo ha definito pasoliniano per i suoi tratti somatici scuri. Il successo come attore bello e bravo lo ha trovato con la serie tv Baby, andata in onda dal 2018 al 2020. Giuseppe Maggio ora si prepara a uscire su Netflix, il 5 gennaio, con il film Quattro metà, dove recita insieme a Ilenia Pastorelli, Matilde Gioli e Matteo Martari.

 

Che personaggio interpreti?

Sono Dario, un giovane avvocato di Roma, all’apparenza superficiale. Ambizioso, veste sempre in giacca e cravatta, ama l’immagine che ha creato di sé. È un tombeur de femmes, dichiara fin da subito di non volere relazioni stabili. Con il tempo, però, cambia idea. Il film è divertente, una commedia dal linguaggio contemporaneo.

 

Per te è un ruolo diverso dal passato?

Sì, Dario è un 35enne, di poco più grande di me. Sono contento di aver approfondito la conoscenza di una professione che avrei voluto esercitare, visto che per un periodo ho studiato Giurisprudenza. Essere attore permette di capire un po’ di più anche la società intorno a noi, affrontando personaggi diversi. Nel film di Pappi Corsicato che sto girando ora, per esempio, interpreto un pittore.

 

E a primavera esci anche al cinema con La mia ombra è tua, di Eugenio Cappuccio, con Marco Giallini…

In questo film rompo tutti gli schemi. Avrò 12 chili in più e porterò l’apparecchio.

 

Così potrai capire che significa non essere bello?

(Ride, ndr)

 

Hai partecipato all’ultimo film in cui è apparsa Raffaella Carrà. Come è stato?

Ho recitato nel musical Ballo ballo, che ha avuto molto successo nel mondo, dove lei ha interpretato un cameo. È scomparsa due anni dopo e io ho pensato tanto a quando da piccolo, a casa dei nonni, la vedevo in tv con Carramba che sorpresa!

 

Tieni molto all’ambiente. In che modo ti impegni per difenderlo?

Sono partner di Treedom, un’associazione italiana che si occupa di piantare alberi in 17 Paesi del mondo. Ognuno può acquistare una pianta che diventerà proprietà di un contadino. Lui ne avrà i frutti e i relativi benefici, a vantaggio della biodiversità e del suo sostentamento.

 

Sei anche ambassador della community Next Generation Unicef. Di cosa si tratta?

È una sezione della nota organizzazione per l’infanzia costituita solo da membri under 45. Sono molto seguito sui social e offro la mia immagin e per sostenere nel mondo progetti di solidarietà e raccolte fondi. Per esempio, grazie al nostro impegno, sono stati comprati 400 milioni di vaccini contro il Covid-19.

Articolo tratto da La Freccia