“La lotta al cambiamento climatico passa dalla decarbonizzazione dei trasporti che devono diventare sempre più integrati favorendo un cambiamento dell’approccio alla mobilità da parte degli utenti”. Lo ha sottolineato Mario Tartaglia, Responsabile Modelli, Studi Strategici e Statistica Ufficiale di Ferrovie dello Stato Italiane, intervenuto a Firenze alla XII edizione di “The State of the Union”, evento organizzato dall'Istituto Universitario Europeo di Fiesole.

 

“L’Europa è pronta per le prossime generazioni?”. È questa la domanda posta dal titolo dell’edizione 2022 dell’evento. Sette giorni (dal 5 al 12 maggio) di iniziative, convegni, tavole rotonde e dibattiti dedicati, sullo sfondo della crisi in Ucraina, al futuro dell'Europa dopo la pandemia da Covid-19.

E proprio sull’attuale momento di crisi e cambiamento si è concentrato il panel a cui oggi ha partecipato Mario Tartaglia, in un dialogo focalizzatosi sul ruolo del Next Generation EU come stimolo all’accelerazione del processo di decarbonizzazione dei trasporti. “In questo scenario le ferrovie svolgono un ruolo centrale proprio per la loro natura sostenibile”, ha sottolineato Mario Tartaglia che poi ha spiegato: “In Italia il 25% delle emissioni di gas serra sono prodotte dal sistema dei trasporti, ma le ferrovie sono responsabili solo dello 0,1% delle emissioni nocive. Il trasporto ferroviario non ha perciò problemi di sostenibilità, segno che in questi anni abbiamo lavorato bene per ridurre al minimo il nostro peso ambientale”. 

Mobilità Sostenibile

E dunque, come ridurre l’impronta carbonica del sistema della mobilità? “Sappiamo che sempre di più i nostri clienti vogliono spostarsi da porta a porta e questa esigenza non si può soddisfare solamente con il trasporto via treno. Ecco perché la parola chiave è integrazione tra i vari sistemi di trasporto anche quelli del primo e ultimo miglio”, ha detto Tartaglia.

 

Una mobilità più integrata è perciò più sostenibile e proprio in questa direzione è orientato il PNRR italiano. “Al Gruppo FS Italiane il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha affidato 24 miliardi di Euro che saranno investiti per estendere la rete di alta velocità e alta capacità, connettere le varie zone del paese anche quelle come il sud del paese che presentano gap importanti dal punto di vista infrastrutturale e proseguire con la transizione digitale in atto”. Un piano importante che, sempre secondo Mario Tartaglia, “aiuterà a comprendere e soddisfare sempre meglio le esigenze in continuo cambiamento dei nostri utenti”.