C’è la digitalizzazione al centro dello sviluppo del Piano Industriale del Gruppo FS, che nei prossimi dieci intende ammodernare le infrastrutture, rivoluzionando nei fatti la mobilità dell’Italia. Se ne è discusso a Roma nell’ambito della conferenza 5G Italy che ha visto partecipare Roberto Tundo, Chief Technology, Innovation & Digital Officer, del Gruppo FS nel panel “5G per il Settore Pubblico: Trasporti, Gestione Emergenze & IoT”.

“Quando parliamo di connettività – ha spiegato Roberto Tundo - intendiamo sottolineare la capacità delle infrastrutture di dialogare con chi le usa, quindi i mezzi e gli utenti. E’ un elemento questo fondamentale anche per migliorare il livello di sicurezza delle opere”.

Illustrazione smart Road

Va proprio in questo senso va il progetto “Gigabitrail and Road” finanziato con 2 mld di euro dall’ultimo Contratto di Programma di RFI, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, che punta a estendere e potenziare la fibra ottica passiva lungo le linee del Gruppo FS. “Vogliamo rendere sempre più digitali e connessi i 17mila chilometri di rete ferroviaria e i 32mila chilometri di strade della nostra ANAS e per questo abbiamo lanciato un piano che punta ad avere la massima copertura 4G sulla rete AV e quindi a bordo treno”. 

Ma la digitalizzazione è anche un elemento fondamentale per un altro aspetto, ovvero quella della manutenzione predittiva favorita dalla raccolta, dall’analisi e dall’elaborazione dei dati riferiti proprio allo stato delle infrastrutture. “Per ottimizzare questo processo è importantissimo la diffusione di reti 5G caratterizzate da banda larga e bassa latenza – avvisa Roberto Tundo – ma è sempre più importante anche avere modelli di dati comuni a livello europeo per favorire la loro interoperabilità