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Consapevolezza e responsabilità. Queste le parole chiave che guidano la missione di Sloweb, associazione no profit che si impegna a promuovere l’uso coscienzioso della Rete e lotta per un digitale sostenibile, libero e accessibile a tutti. Nata nel 2017, ha raccolto in pochi anni l’adesione di ingegneri, psicologi, informatici e molti altri professionisti che hanno deciso di mettere le proprie competenze al servizio della comunità. Con l’obiettivo di aiutare chiunque voglia migliorare le proprie capacità nell’utilizzo di pc e smartphone ma, soprattutto, comprendere potenzialità e rischi del web.

 

Per farlo, l’associazione organizza corsi di formazione aperti a tutti nei quali si ragiona sulle modalità migliori per analizzare e condividere in sicurezza i contenuti nella Rete. Ma si illustra anche l’impatto ambientale che il digitale può avere sull’ecosistema sia con le server farm, gruppi di server che con il loro calore contribuiscono allo scioglimento dei ghiacciai, sia attraverso il semplice processo di raffinamento delle materie prime necessarie a costruire pc e smartphone.

Golem edizioni, pp 120 € 14

Temi fondamentali trattati anche nel libro Sloweb, piccola guida all’uso consapevole del web e nel Digital Ethics Forum, evento annuale sull’etica del digitale organizzato dall’associazione a ottobre, da cui sono partiti diversi progetti per il nuovo anno. Tra questi il podcast in collaborazione con IusLaw web radio, l’emittente del mondo degli avvocati, che vede ragazzi nativi digitali ideare e produrre contenuti informativi per i loro coetanei così da metterli in guardia sulla condivisione dei propri dati. È in fase di avvio anche un osservatorio sulle pratiche di disintossicazione digitale per combattere le dipendenze nate con le nuove tecnologie che solo negli ultimi anni sono state messe sotto la lente d’ingrandimento.

 

Con la pandemia che ha costretto migliaia di persone a modificare le proprie vite e a interagire sempre di più con il mondo virtuale, la missione di Sloweb è diventata più che mai fondamentale. Secondo Franco Marra, uno dei soci fondatori dell’associazione, «tutti dovrebbero sforzarsi di schiacciare sull’ingranaggio delle impostazioni di un pc o uno smartphone per capire che cosa succede dietro all’interfaccia. Può sembrare un processo noioso ma è fondamentale per acquisire maggior consapevolezza».

Articolo tratto da La Freccia