È un tema sempre più di attualità, nel mondo dei trasporti, quello di ragionare come sistema. Per riuscirci far dialogare le imprese europee di paesi differenti è fondamentale. A pensarla così è anche l’Associazione Nazionale Impresa Trasporto Automobilistici (ANITA) che ha organizzato il convegno “Le Alpi al centro delle politiche di trasporto per la competitività dell’economia italiana”. All’evento presente anche Gianpiero Strisciuglio Amministratore Delegato Mercitalia Logistics, società capofila del Polo Logistica del Gruppo FS.
«Cambiare la geografia dei trasporti – ha dichiarato Gianpiero Strisciuglio - è possibile. Tra i nostri obiettivi c’è, infatti, la realizzazione del Terzo Valico che consentirà un aumento del 49% di treni merci al giorno. Con tutta una serie di ulteriori benefici come l’incremento di prestazione in lunghezza del + 70% in peso +30%». Completato il progetto di Valico, infatti, l’Europa sarà veramente più vicina. Le distanze saranno ridotte grazie a un’infrastruttura che permetterà di percorrere Genova-Milano in 50 minuti e la distanza Genoa-Venezia in sole 3 ore. Non si guarda, però, solo a nord. «C’è anche – ha continuato l’AD di Mercitalia Logistics - lo sviluppo del Porto di Genova, per consentire alle merci del Mediterraneo di raggiungere l’Europa con cinque giorni di navigazione in meno, non essendo costretta ad approdare ai porti nord europei di Rotterdam e Anversa».
Il convengo ha voluto proprio sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento dei confini e coinvolgere le istituzioni di riferimento e agli operatori più rilevanti, sulle problematiche esistenti nell’attraversamento dell’arco alpino, via strada e via ferrovia, e sulle possibili soluzioni per un trasferimento delle merci in condizioni di efficienza e sostenibilità, a vantaggio non solo del settore del trasporto, ma dell’industria italiana e dell’intera economia nazionale.
«Le Alpi - ha dichiarato il Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati Salvatore Deidda, nel suo messaggio di saluto - sono un bene naturalistico e identitario del nostro Paese. Dobbiamo dotare l’arco alpino di tutte quelle opere necessarie e rispettose dell’ambiente che consentano di agevolare il lavoro degli operatori del settore, assecondando la transizione ecologica, nel rispetto del lavoro e dell’identità di tutti». Parole introduttive che sono state profetiche nel dibattito della tavola rotonda dove è stato protagonista anche il Gruppo FS. Quello, infatti, che c’è tra Italia e Svizzera è molto di più un di un rapporto di “lavoro”. Le due nazioni, da sempre, hanno anche una vicinanza storica, economia e culturale e questo viene ribadito anche quando si parla di trasporto.
Non a caso, è di stretta attualità l’inizio del finanziamento per la realizzazione del terminal intermodale di Milano Smistamento. Il Governo svizzero ha, infatti, da poco sbloccato un contributo di 66,3 milioni di franchi, pari a 67,5 milioni di euro per iniziare i lavori che la società Teralp, partecipata di Mercitalia Logistics e Hupac, realizzerà. L’importanza della partnership commerciale tra il Gruppo FS Italiane e l’operatore svizzero Hupac esiste anche per sviluppare soluzioni logistiche e di trasporto ferroviario e intermodale delle merci in particolare sulle relazioni Italia – Europa nord Orientale e tra Europa sud Orientale verso i Balcani.
«Svizzera e Italia – ha concluso Gianpiero Strisciuglio – sono in un ottimo rapporto. Il governo elvetico con leggi e investimenti favorisce il trasporto merci su ferrovia. Verso la Svizzera il 70% delle merci viaggia su ferrovia». Un ottimo esempio da imitare, per tutti coloro che vogliono un’Europa (dei trasporti) sempre più integrata e in grado di fare sistema.
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