Sicurezza dei lavoratori impegnati nella realizzazione di nuove infrastrutture ferroviarie, oggi più che mai necessarie per rilanciare il Paese. A loro tutela arriva un protocollo, sottoscritto il 4 novembre al MIT, con FS Italiane e la sua società delle infrastrutture, RFI, insieme alle organizzazioni sindacali. Ad essere direttamente interessati sono i lavoratori delle imprese appaltatrici impegnate nella realizzazione di opere per conto di RFI, oggi sono 1800 i cantieri aperti in tutta Italia.

La firma è avvenuta al Ministero di Porta Pia, a Roma,  presenti con la ministra Paola De Micheli e l’AD di FS Gianfranco Battisti, l’AD di RFI Maurizio Gentile e i Segretari Generali di Fillea CGIL Alessandro Genovesi, Filca CISL Enzo Pelle e Feneal UIL Vito Panzarella.

Gianfranco Battisti interviene alla conferenza stampa del protocollo

La firma è stata anche l’occasione per tornare a riflettere sul ruolo che le Ferrovie dello Stato possono giocare per la ripresa economica post-Covid. Lo ha detto l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti  nel suo intervento, sotto il loggiato del Ministero dove si è tenuto l’incontro, all’aperto, per ragioni sanitarie. ''Oggi il nostro gruppo sta mettendo in campo tante risorse, in parte in auto finanziamento e in parte grazie ai contratti di programma con il Mit, proprio per essere un acceleratore di quei processi necessari per coprire un gap, anche occupazionale, presente nel Paese.”
Sul protocollo ha espresso la propria soddisfazione: "Siamo felici di questo accordo, segue quello dell'Anas di due anni fa e sancisce la nostra volontà di collaborare, triangolare, col Mit e soprattutto con le parti sociali, perché in questo settore si abbia sempre più qualità, trasparenza e informazione. Del resto – ha precisato  - siamo da sempre promotori di una cultura della sicurezza che rappresenti un modello di riferimento per tutti i lavoratori impegnati nei cantieri, per migliorarne la capacità di percezione del rischio, educandolo all’adozione di comportamenti sicuri”. 

La ministra Paola De Micheli ha posto l’accento anche sull’aspetto della legalità e della lotta a temute infiltrazioni mafiose nei lavori pubblici:  “La firma di questo protocollo è un’ulteriore e importante conferma dell’inderogabilità del principio della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. Un principio che da sempre ha guidato le nostre scelte e che ora, più che mai, è una priorità per il Paese per proteggere i cantieri e garantire la sostenibilità delle opere e l’efficienza degli investimenti pubblici. È necessario promuovere una vera e propria cultura della sicurezza e della legalità contro ogni rischio di infiltrazione malavitosa”.

Paola De Micheli, ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti

Il Protocollo individua un metodo condiviso basato sull’informazione e promuove un confronto costante tra Committente e Organizzazioni Sindacali dei lavoratori, con incontri di aggiornamento, con cadenza periodica, volti al superamento di eventuali criticità presenti sui singoli cantieri, individuazione preventiva degli obblighi dell’appaltatore a tutela dei lavoratori, ratificati nella fase di progettazione definitiva e consolidati poi nel Piano della Sicurezza e Coordinamento posto a base di gara. 

RFI inserirà nei contratti e nel capitolato d’appalto clausole a tutela dei lavoratori, che permetteranno loro di beneficiare del trattamento economico e normativo stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro sottoscritto dalle principali Organizzazioni Sindacali che hanno salutato con soddisfazione l’accordo raggiunto.