Credit foto: Archivio Fondazione FS Italiane

Con una colata di cemento, il 25 giugno 1970, inizia la storia della linea Direttissima Roma-Firenze, destinata a inaugurare un nuovo modo di concepire il trasporto ferroviario ad alta velocità.

 

I lavori iniziarono con il viadotto sul Paglia che con i suoi 5.375 metri di lunghezza era il viadotto più lungo d’Europa. La costruzione della Direttissima richiese l’impiego di tecniche e strumenti d’avanguardia come le talpe per scavare le numerose gallerie lungo la linea e le tecnologie più avanzate per consentire alte velocità in condizioni di sicurezza assolute. A caratterizzare l’opera era il tracciato rettilineo, l’assenza di passaggi a livello, le attrezzature per il blocco automatico, la ripetizione dei segnali in cabina di guida e le installazioni per le comunicazioni telefoniche.

 

La riduzione della distanza tra Roma e Firenze e l’aumento della velocità ha consentito ai treni l’abbattimento dei tempi di percorrenza, rendendo possibile il collegamento tra le due città in 1 ora e 35 minuti.

 

Il primo tratto di 138 Km, Roma – Città della Pieve, venne inaugurato il 24 febbraio 1977 per celebrare la conclusione della prima fase di costruzione di un’opera imponente, la prima vera linea ad alta velocità della rete italiana.

treno roma termini

Inaugurazione Direttissima, Roma Termini 24 febbraio 1977 ©Fondazione FS Italiane

Per dimostrare la propria vicinanza alle maestranze impiegate nell’importante costruzione della Direttissima, Papa Paolo VI decise di celebrare la Santa Messa di Natale del 1972 nel cantiere di S. Oreste. Prima di officiare la cerimonia, il Pontefice visitò i cantieri della galleria del Monte Soratte alla presenza di oltre 150 minatori e al termine del percorso ricevette un frammento di roccia estratto dalla parete dal più anziano capo squadra. 

Natale 197. Papa Paolo VI al cantiere per il traforo di Monte Soratte 1972 ©Fondazione FS Italiane

La Direttissima, completata agli inizi degli anni ‘90, segna una tappa fondamentale della storia delle Ferrovie italiane, prime in Europa ad avere una linea ad alta velocità.

 

Per far fronte a questa nuova concezione del viaggio caratterizzata dalla rapidità, si affermò l’ETR 450, noto come Pendolino. Un elettrotreno avveniristico, capace di viaggiare a 250 km/h, con il muso affusolato simile a un aereo e una elegante livrea bianco-rossa.

 

Il Pendolino, frutto della sinergia tra FS e FIAT, fu il primo elettrotreno ad assetto variabile, concepito per correre in rettilineo e per sviluppare velocità elevate anche su tracciati tortuosi.

 

L’esordio del primo treno della famiglia dei Pendolino, l’ETR 401, in livrea argento e blu, avvenne nel primo pomeriggio del 2 luglio 1976 dalla stazione di Roma Termini, davanti allo stupore di passeggeri e curiosi accorsi per vedere il nuovo treno.

 

Era iniziato così il lungo viaggio del treno ad assetto variabile, un innovativo progetto ferroviario italiano che si affermerà, nei decenni successivi, in Europa e nel mondo.

treno pendolino

2 luglio 1972, viaggio inaugurale del Pendolino ©Fondazione FS Italiane

Flaminia Crescenzi