Nicola Sansone e Nicolas Viola in comune non hanno solo il nome quasi del tutto simile. Insieme rappresentano due colonne del centrocampo del Bologna. Il primo, con il gol vittoria nella gara casalinga contro l’Inter, ha di fatto riaperto le sorti del campionato per quanto riguarda la lotta scudetto, rendendolo avvincente e imprevedibile fino all’ultima giornata. Il secondo, purtroppo, nel corso di questa stagione ha dovuto fare spesso i conti con problemi fisici che lo hanno tenuto lontano dal campo, nonostante la voglia di giocare. «Cercheremo in tutti i modi di continuare il percorso che abbiamo intrapreso», sostiene l’ex Benevento sulla fine ormai imminente della stagione. «Cerchiamo di fare il record dei punti e daremo il massimo fino alla fine», gli fa eco il compagno di squadra.

La forza del collettivo è ciò che più ha plasmato il Bologna di quest’anno. Il club si è trovato ad affrontare una vicenda ben più importante dello sport e dello spettacolo che vi gira attorno, la malattia e le seguenti cure che l’uomo simbolo della squadra, l’allenatore Siniša Mihajlović, ha dovuto affrontare. «Dopo tutto quello che è successo – confessa Viola – la sua mancanza ha avvicinato ancora di più un gruppo che di per sé era già sano e unito. È stato lui l’artefice di quest’unione e rivederlo in panchina è un’emozione unica».

Nicolas Viola, centrocampista del Bologna, durante una fase di allenamento

La compattezza e la coesione della squadra sembrano evidenti anche dai racconti che i due calciatori condividono sui momenti di tempo libero, come i viaggi per le trasferte a bordo delle Frecce di Trenitalia. Occasioni durante le quali è stato scoperto un imprevedibile campione nelle carte da gioco. «Il maestro siede qui al mio fianco», ammette Sansone. «Maestro mi sembra un po’ eccessivo, ma mi diverto. Io non volevo giocare, ma a loro serviva il quarto, sono stati sfortunati», replica Viola. «Non è stata una buona idea aggregarlo al nostro gruppo», scherza il compagno.

Il centrocampista del Bologna, Nicola Sansone, esulta dopo la rete messa a segno nell'incontro Bologna-Inter del 27 aprile 2022

Il viaggio in treno per i due calciatori non è solo un’opzione professionale, spesso viene scelto per i loro viaggi personali, a svantaggio di altri mezzi di trasporto, considerati meno comodi. Sansone: «Utilizzo spesso il treno – dichiara Sansone – nella tratta da Bologna fino a Vallo della Lucania, in provincia di Salerno». Abitudine condivisa anche da Viola: «Io e la mia famiglia ci spostiamo molto spesso con i treni, li preferiamo all’aereo perché con i bambini hai l’opportunità di giocare e stare più tranquilli, ci dà serenità. Li preferisco anche all’auto, perché consentono di stare in compagnia, creare armonia, imparare qualcosa, socializzare».