Foto apertura: l'Ad di RCS Sport, Paolo Bellino, durante la cerimonia di svelamento della teca contenente il Trofeo Senza Fine del Giro d'Italia 2021 alla stazione di Torino Porta Nuova

Se dovessimo considerare le attività che ci legano al Giro d’Italia in un ordine crescente di difficoltà, avremmo: guardarlo in tv, guardarlo dal vivo, correrlo e infine organizzarlo. Perché dietro lo spettacolo garantito da uno degli eventi più amati e attesi dai fan del ciclismo, d’Italia come di tutto il mondo, c’è una macchina organizzativa impressionante. Come lascia intendere nel nostro podcast Paolo Bellino, l’amministratore delegato di RCS Sport, la società di sport business la cui principale property è proprio la corsa rosa.

 

Ascolta l'intervista a Paolo Bellino, ad di RCS Sport

 

L’edizione 104 del Giro d’Italia, di cui Trenitalia è Official Green Carrier, si snoda per un totale di 3.479,9 km, percorsi da 184 ciclisti appartenenti a 23 squadre, pronti a sfidarsi per conquistare il Trofeo Senza Fine, tappa dopo tappa. In tutto 21, a cui corrispondono il doppio dei villaggi alla partenza e all’arrivo che accolgono atleti, sponsor, visitatori e organizzatori. Lungo lo stesso tragitto della corsa rosa si sviluppa anche il Giro E, dedicato agli amanti della bici elettrica a pedalata assistita che vogliono provare le stesse emozioni dei corridori professionisti in gara. Nel complesso un via vai di persone che necessita di essere supervisionato: «Spostiamo tutti i giorni da una tappa all’altra circa 2500 persone – spiega Bellino – e ci sono blocchi di colleghi che si occupano di attività operative sul territorio che non si incontrano mai, si vedono solamente all’arrivo». 

Giro d'Italia 2020

Complicazioni logistiche a cui si aggiungono quelle legate al Covid-19: «La sicurezza e la salute pubblica, dei ciclisti soprattutto, è una priorità assoluta», prosegue l’Ad di RCS Sport. «Il nostro Paese è ancora afflitto gravemente da questa pandemia e quindi i livelli di sicurezza e attenzione saranno ancora più importanti. Vi do solo un paio di dati: noi abbiamo una clinica che si muove dietro il Giro d'Italia che eroga oltre 11.000 tamponi, una cifra molto importante ma necessaria. Lo facciamo con grande entusiasmo e senso di responsabilità perché crediamo che sia fondamentale per il nostro Paese proseguire e dare soprattutto un’immagine importante all’estero».