In apertura la maglia del Bisceglie creata per dire no alla violenza sulle donne

La Lega Pro lancia due importanti iniziative in occasione del 25 novembre, ricorrenza della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. In collaborazione con l’associazione Parole O_Stili fa proprio il messaggio inserito nel Manifesto della comunicazione non ostile per lo sport al punto 2: “Si è ciò che si comunica”.

 

«Le parole hanno un peso – dichiara Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro – e devono essere un ponte, non alzarsi come un muro. Il nostro impegno nel sociale, che si è concretizzato in poco più di 12 mesi con 1451 iniziative con le nostre società, è dedicato, in particolare in questa giornata, alla sensibilizzazione alla lotta a ogni forma di violenza verso le donne. In un tempo di incertezza come quello che viviamo, dobbiamo ancora di più far leva su valori come il rispetto, la solidarietà e la gentilezza».

 

«Le discriminazioni di genere – spiega Rosy Russo, Presidente di Parole O_Stili – sono un tema sul quale la nostra associazione pone spesso l’attenzione, perché queste passano anche attraverso il linguaggio. Sappiamo quanto male possano fare le parole e quante cose raccontino di noi, dei nostri pensieri e delle nostre azioni. Imparare a scegliere con cura le parole è un atto di responsabilità fondamentale per arrivare a un cambiamento culturale».

Il punto 2 del Manifesto della comunicazione non ostile per lo sport: “Si è ciò che si comunica”

La 13° giornata di Serie C dedicata a Michela Noli, vittima di femminicidio

«Abbiamo pensato di dedicare il turno di campionato di Serie C – aggiunge Ghirelli – con le gare in programma da sabato 28 a lunedì 30 novembre, a Michela Noli, giovane donna vittima di femminicidio, originaria di Firenze, la città dove nasce la Serie C con Artemio Franchi. La dedica è rivolta a tutte le donne che hanno subito violenza. Il calcio è uno strumento per lanciare un messaggio forte».

 

A ricordare Michela Noli ci sarà soprattutto la madre Paola Alberti, che ha scritto una toccante lettera alla figlia raccolta nel libro a cura della giornalista fiorentina Gaia Simonetti, Lettere senza confini dal cuore di sei mamme, pubblicato nel 2018 e attualmente in ristampa. I proventi del libro sono utilizzati per donare borse di studio agli studenti di Accumoli e Amatrice, due città tra le più colpite dai terremoti nel centro Italia del 2016 e del 2017. Per gentile concessione di Gaia Simonetti e Paola Alberti, FSNews pubblica uno stralcio della lettera.

Cara Michela,

meravigliosa creatura, mi manchi da impazzire. Tutto parla di te, sento il tuo profumo ovunque, la mattina quando entro nella tua stanza mi inebrio della tua essenza e la porto con me tutto il giorno. La sera prima di dormire guardo le tue fotografie e così posso sognarti. Come avrai capito, sei sempre accanto a me…

 

Vorrei tanto poterti parlare, abbracciare, baciare, passare la mano sopra i tuoi capelli d’oro. Avrei tante cose da domandarti, raccontarti, cose che non sono riuscita a chiederti né a dirti: tu sei sempre stata e sei ancora la mia stella, la luce che indica e illumina il cammino. Avrei solo voluto camminare più a lungo con te.

 

[…] Ho ripensato a quando ti sei “allontanata” da noi. Fino a quando ci sarà anche un solo uomo convinto che la donna sia una sua proprietà e che possa gestirne la vita, esisteranno sempre odio e violenza.

 

Tutto scorre, apparentemente in modo normale, finché un giorno accade qualcosa all’improvviso…quello che nessuno si aspetta, che pensi non possa succedere mai a te. Accade quello che vorresti non accadesse mai. Esci di casa dicendo che torni subito e….

Ti stiamo ancora aspettando, sappiamo che un giorno tornerai, ma nel frattempo parleremo di te quotidianamente.

La maglia fatta realizzare da Paola Alberti per la figlia Michela Noli, vittima di femminicidio

La maglia fatta realizzare da Paola Alberti per la figlia Michela Noli, vittima di femminicidio

Dopo quella sera terribile, il mondo intero ti ha conosciuta perché sei una donna che, assieme a tante altre, è stata vittima di una sorte ingiusta. Per questo cercheremo di parlarne il più possibile e di sensibilizzare gli altri sul tema della violenza sulle donne.

 

[…] Non manchi solo a me, ma a tante persone che ti vogliono bene e ti vorranno sempre bene, perché eri speciale e chi ti ha conosciuta lo può testimoniare. […] Continueremo a farti conoscere e a raccontare quanto tu fossi una donna ricca di valori e con tanta gioia di vivere. È una promessa. Lo dobbiamo a te, lo dobbiamo alle donne che soffrono.

 

I progetti organizzati nel tuo nome sono come tracce che calcano il terreno, lasciano orme, ma non si cancellano né con la pioggia né con il tempo. Vivono.

 

Mamma

Le iniziative dei club di Serie C

Mentre arrivano adesioni alle iniziative della Lega Pro ad esempio dalla S.S. Matelica, anche altre società di Serie C hanno voluto lanciare un messaggio per ribadire la contrarietà alla violenza contro le donne. Il Bisceglie dimostra la propria vicinanza alle tematiche sociali creando una nuova maglia che sarà indossata a partire dal match contro il Catania in programma mercoledì 2 dicembre.

 

In occasione del recupero della 9ª giornata di campionato, in programma allo Stadio Comunale Città di Gorgonzola alle ore 15 di oggi 25 novembre, i calciatori dell’A.S. Giana Erminio e del Piacenza Calcio 1919 scendono sul terreno di gioco con un segno rosso sul viso, aderendo alla campagna di sensibilizzazione nazionale #unrossoallaviolenza.

Le squadre della Giana Erminio e del Piacenza aderiscono alla campagna #unrossoallaviolenza

Le squadre della Giana Erminio e del Piacenza aderiscono alla campagna #unrossoallaviolenza

«La violenza è subdola e silenziosa – dichiarano dalla Giana Erminio e dal Piacenza – e non è facile vederla. Noi vogliamo mostrarla a tutti, mettendoci la faccia. Il segno rosso sul viso richiama il cartellino rosso, per esorcizzare insieme a tutte le donne vittime di violenza la paura che vivono ogni giorno».

 

Un gesto simbolico ma molto significativo, realizzato «non solo per dire basta a una piaga sociale che sembra peggiorare di anno in anno, non solo per ricordarsene in questo 25 novembre, ma per gridarlo a tutti ogni giorno, con una cicatrice sul volto, quella cicatrice che non possiamo più tollerare le donne debbano nascondere».