In cover, Ochoalcubo (Eight-Cubed), progetto pionieristico in Cile che cerca di unire le principali pratiche cilene e giapponesi con un'architettura all'avanguardia. Nel frame tratto da In Architecture on the edge di Kliwadenko Novas la casa pensata da Ryūe Nishizawa per il progetto cileno

Dal 21 al 24 ottobre il capoluogo lombardo apre il sipario sulla nona edizione di Milano Design Film Festival che, quest'anno, sarà in versione phygital, con proiezioni e incontri in presenza, non dimenticando film e talk in streaming. Durante la kermesse, vari luoghi sparsi per la città saranno aperti al pubblico: dal Teatro Franco Parenti a Villa Scheibler, passando per la Locanda Officina Monumentale, cascina dell’800 recuperata in chiave sostenibile fino alla sede dell’Ordine degli Architetti.

 

Il tema scelto per questa edizione è il reset, per indicare la necessità collettiva di un nuovo inizio. Divisi nelle categorie Architecture, Art Of Thinking, Biography, Bloom, Design, Sustainability, Urban Life ci sono più di 50 titoli tra documentari, inchieste e biopic, senza rinunciare a fiction e film d’animazione.  L'obiettivo? Indagare l’attualità da più prospettive, ma anche avvicinare il grande pubblico alle concezioni contemporanee del design e dell’architettura.

Battleship Berlin di Nathan Eddy affronta il tema del restauro o della demolizione dell'ex laboratorio di ricerca brutalista dove l'ospedale Charité di Berlino conduceva esperimenti sugli animali. Quale futuro si merita, secondo politici, conservazionisti, architetti, galleristi e studenti di architettura? Questi i temi della pellicola del 2021.

Battleship Berlin di Nathan Eddy affronta il tema del restauro o della demolizione dell'ex laboratorio di ricerca brutalista dove l'ospedale Charité di Berlino conduceva esperimenti sugli animali. Quale futuro si merita, secondo politici, conservazionisti, architetti, galleristi e studenti di architettura? Questi i temi della pellicola del 2021

Lunedì 18 ottobre, al Teatro della Triennale di Milano si è tenuto l’opening del festival con la première mondiale del film The importance of being an architect che mette al centro la riflessione sul ruolo dell’architettura nella società contemporanea attraverso lo sguardo del designer italiano Antonio Citterio, che dal 2000 guida, insieme alla collega Patricia Viel, uno degli studi di interior design e architettura più grandi d'Italia, attivo anche a livello internazionale.

 

La sezione "CIAK IN ITALY. Registi stranieri nel paesaggio italiano" presenta una selezione di pellicole incentrate sulle modalità in cui diversi cineasti stranieri hanno guardato al paesaggio italiano come sfondo ideale per creare storie. I titoli scelti dai guest curator coprono un arco temporale dagli anni '50 al 2010. Si passa poi al segmento "BLOOM" pronta a indagare il rapporto tra uomo e natura con film scelti per il loro approccio multidisciplinare e fortemente ecologico.

 

Torna pure il premio internazionale di Architettura e Cinema, finalizzato alla selezione di pellicole incentrate su diverse scale dell’architettura e del paesaggio. Ed è prevista anche una giornata di film e talk dedicata all’iniziativa della Lettera Aperta promotrice della mobilitazione pubblica La città cambia, cambiamo le città che mira a sensibilizzare addetti ai lavori e cittadini sulla necessità di trovare adeguati strumenti normativi, politico-amministrativi e culturali, per sostenere le opportunità date dal Recovery Fund e incluse nel PNRR italiano.