Gli italiani e i consumi, cosa comprano e perché, con quali aspirazioni e quali desideri. Queste domande muovono, in Italia e nel resto del mondo, economie e imprese, investimenti e decisioni, strategie di distribuzione e di vendita, sempre con l’obiettivo offrire il meglio ai consumatori e garantire ai players della grande distribuzione e del commercio basi solide per sviluppare la presenza sui mercati e garantire il futuro alle aziende e ai loro dipendenti.

 

NIQ, azienda leader a livello mondiale nel settore della consumer intelligence, studia tuto questo, lo analizza e rivela nuovi percorsi di crescita per i distributori e i produttori di beni di consumo. Presente in oltre 100 Paesi, NIQ offre la più completa e chiara comprensione del comportamento d'acquisto dei consumatori attraverso una piattaforma di business intelligence avanzata con analisi predittive integrate. Fornisce, insomma, la maggior visione possibile, sia a livello locale, che a livello globale, con l’obiettivo di capire: cosa succede, perché succede e cosa sia possibile fare per affrontare tanto le situazioni conosciute, quanto i cambiamenti.

Per queste ragioni e in questo contesto, la società di ricerca organizza una volta all’anno tre giornate di riflessione comune, di approfondimento delle diverse tematiche, con l’apporto di esperti, analisti, accademici, economisti e studiosi che consentono di costruire punti di riferimento, applicare buone pratiche di gestione e fornire spunti di crescita.

 

Questo momento di condivisione e networking si chiama “Linkontro” ed è giunto alla 38’ edizione. Si svolge tradizionalmente in Sardegna al “Forte Village” luogo che consente di unire alla serietà e profondità della discussione, momenti di socializzazione e confronto informale, molto apprezzati da centinaia di aziende partecipanti, stakeholders e rappresentanti ai massimi livelli del settore del cosiddetto “largo consumo”. Lo scopo è tracciare la strada del futuro del comparto, grazie anche all’ultimo rapporto sui consumi e le abitudini delle famiglie italiane, presentato a Linkontro da Luca De Nard e Romolo de Camillis, rispettivamente amministratore delegato di NIQ Italia e direttore Retail.

GUARDA L'INTERVISTA A LUCA DE NARD, AD di NIQ

Il “largo consumo” genera numeri molto significativi, con un giro d’affari stimato di oltre 90 miliardi di euro e ben 20.000 aziende attive nel panorama produttivo che occupano 330.000 lavoratori presenti nei punti vendita in tutta Italia. Un settore che registra ogni anno 4 miliardi di visite ai negozi con circa 400.000 prodotti acquistati dai clienti.

 

Nella Grande Distribuzione Organizzata si contano quasi 400 insegne, per oltre 200 centri decisionali, per larga parte con capitale italiano e migliaia di piccoli imprenditori proprietari dei negozi presenti in tutti i principali comuni d’Italia. Degna di nota è la continua ricerca di innovazione del comparto con circa 30.000 nuovi prodotti proposti ogni anno sugli scaffali.

 

La situazione attuale al primo quadrimestre del 2023, vede diminuire i volumi di spesa, ma aumentarne il valore. Ovvero gli italiani stanno più attenti a quanto comprano, ma non rinunciano alla qualità sia degli alimenti confezionati, che di quelli della “catena del freddo” (surgelati) che del fresco. Inoltre si recano più di frequente nei punti vendita ad acquistare solo ciò che è necessario, anche per evitare sprechi.

In particolare, considerando il periodo dal 2017 al 2022, i volumi hanno registrato una crescita di 8 punti, tuttavia a causa dell’inflazione, nel primo quadrimestre 2023, l’analisi di NIQ (NielsenIQ) evidenza una contrazione dei volumi del Largo Consumo Confezionato pari al -3,9% con un incremento a valore del 10,5%.

 

Con un indice di inflazione pari al 14,4% le vendite di prodotti nella grande distribuzione organizzata (super, iper mercati e discount) registrano dall’inizio dell’anno a fine aprile 2023 un trend positivo del 9,9%, con una variazione reale dei prezzi del -0,4% del mix del carrello della spesa (riferito ad aprile).

Negli ultimi due mesi marzo e aprile, dato un rallentamento del livello di inflazione, nonostante un picco a febbraio, le famiglie italiane, nonostante le difficoltà economiche, stanno mantenendo un livello di qualità alto nelle scelte di spesa, a costo di diminuire le quantità e frequentano, in media, cinque negozi ciascuna.

In sintesi comprano l’indispensabile, o poco di più, ma cercando la qualità.

“Siamo da sessant’anni in Italia e da un secolo nel mondo” sottolinea Luca De Nard e siamo l’azienda che ha inventato il concetto di “quote di mercato”. Investiamo e crediamo molto nella crescita. Non sono i consumi a generare inflazione - aggiunge - ma sono altri gli elementi che pesano sul bilancio familiare”. Dal nostro punto di vista vi sono alcuni elementi importanti che influiranno sui consumi futuri. Il consumatore riconosce le differenze di prezzo e compra un certo prodotto conoscendone, appunto, il rapporto qualità prezzo. Se quest’ultima si assottiglia, tenderà a cambiare le sue scelte. Inoltre in determinati Paesi, la classe media sta aumentando il proprio potere di acquisto generando nuovi panorami di consumo. Crescono le opportunità di vendita e di nuovi consumi destinati agli gli over ‘60 e le aziende devono rimodulare il portafoglio prodotti. Infine stiamo assistendo ad una crescita e un rafforzamento dell’acquisto online. Digitale e reale, con e dopo la pandemia sono cambiati molto i riferimenti, un vero impatto storico che ancora va compreso. Dalla frequentazione degli uffici a favore dello Smart Working, ad altri cambiamenti di modo di vivere.

Il nostro compito è capire le scelte dei consumatori anche analizzando gli elementi inaspettati che protrebbero sempre arrivare.

Queste - conclude - sono solo alcune delle nuove prospettive di sviluppo del business che ogni azienda del largo consumo non può ignorare e proprio in questa azione strategica NIQ può supportare il comparto grazie alla lettura oggettiva dei dati e ponderare un’azione sulla base dei cambiamenti in atto”.