Il mare, la salsedine, l’odore del pesce appena pescato, il sole che abbronza la pelle e scalda il cuore. Borgo Sud non è solamente un paese abruzzese di pescatori, è un luogo dove le vite delle persone che lo abitano s’intrecciano come reti, in un legame unico e concreto. Gli abitanti non sono semplicemente vicini, appartengono agli stessi destini e condividono le rispettive esistenze, nel bene e nel male.

Qui ha scelto di vivere Adriana, la sorella da sempre irrequieta, spumeggiante, eccessiva e vera dell’Arminuta, titolo del successo editoriale della stessa autrice, Donatella Di Pietrantonio, uscito nel 2017.

 

Dopo una lunga assenza, un giorno Adriana appare davanti alla porta della sorella con un neonato in braccio e un’ombra di terrore sul viso. Chiede aiuto senza concedere spiegazioni, entrando come un vento forte nella vita della sorella. Quest’ultima, insieme al compagno, come sempre decide di accoglierla e aiutarla. Le due vivranno attimi di crudele verità, di dolce attaccamento e di ruvido attrito.

 

Anni dopo questo primo incontro con il nipote, la narratrice riceve una telefonata mentre sta svolgendo una lezione di letteratura a Grenoble, in Francia, dove nel frattempo si è trasferita. Ne resta sconvolta e decide di ritornare a Borgo Sud. Un rimpatrio che sarà l’inizio della risoluzione di un passato difficile, doloroso e spesso ignorato.

 

Le vite delle due sorelle sono opposte ma, al tempo stesso, caratterizzate da tratti comuni: la prima è studiosa, seria, sempre rispettosa verso la famiglia che non c’è stata, ancora avida di affetti; la seconda è esuberante, litigiosa, volitiva.  

Entrambe portano dentro, sin dall’infanzia, una grande solitudine   dell’anima che cercano di colmare con amori apparentemente risolutivi ma destinati a rivelarsi tossici e difficili, se non impossibili, da lasciare.

L’unico vero legame su cui possono sempre contare è quello tra di loro, contraddittorio e potente, che Donatella Di Pietrantonio descrive con maestria.

 

Spesso è fatto di litigi, silenzi e assenze, ma è sempre sostenuto da una forza profonda che fa emergere attenzioni, preoccupazioni e amore. Un sentimento puro, perché sincero.

Una costante rivelazione, una scoperta inaspettata, un dolce balsamo sulle numerose ferite inflitte dalla vita, perché nella famiglia delle protagoniste, come nella maggior parte delle famiglie contadine degli anni ’60, la parola amore, con tutte le sue manifestazioni affettuose, non esisteva.

 

Borgo Sud è un libro che offre storie di vite vissute per apparenza accoppiate a quelle vissute interiormente, descrive i contrasti tra ciò che spesso facciamo e ciò che sentiamo e desideriamo realmente. Racconta mondi interiori da comprendere e immaginare, affiancandoli alla forte bellezza della natura e dei luoghi che ci circondano.

I suoi protagonisti cercano di liberarsi dai loro demoni interiori e dalle loro paure, ma spesso la vita è più dura e le mette continuamente di fronte a conflitti interiori non facili da sciogliere.

 

L’autrice immerge tutte le descrizioni degli stati d’animo dei personaggi in una reale empatia priva di schemi e preconcetti, riuscendo a far emergere le sfaccettature più vere e vive dei personaggi, senza tralasciare quelle sfumature emotive che potrebbero risultare ostili, ma che invece impreziosiscono tutto il racconto.

 

Einaudi, pp. 168 € 18

Articolo tratto da La Freccia di agosto 2021