La “mixologia” sta diventando sempre più un elemento di valore apprezzato dai consumatori e un componente significativo dell'offerta gastronomica e dell'ospitalità.

Alberghi che riscrivono il capitolo cocktails, dedicando risorse e idee, una ristorazione gourmet che sempre più spesso si inserisce in un percorso degustazione dei drink studiati per un abbinamento perfetto.

I professionisti della mixologia sono sempre più attenti nella ricerca di botaniche e distillati particolari, spesso rappresentativi del territorio.

 

Gin delle Dolomiti o estratti dai profumi della Calabria, amari che hanno richiesto ricerche approfondite e una riscoperta di liquori "vintage", come il rinascimento dei Vermouth, celebrato con un intero evento a Torino, città natale di questa bevanda. Concorsi e premi a livello internazionale stanno inoltre mettendo sotto i riflettori veri e propri artisti della mixologia.

 

Il 24 febbraio, l'universo del beverage alza i calici per festeggiare il World Bartender Day, un'occasione unica per omaggiare i barman e il loro ruolo nell'arte del cocktail: una giornata che celebra non solo le competenze tecniche dei barman professionisti, ma anche il loro impatto nel mercato del beverage.

 

In occasione della ricorrenza, CGA by NIQ grazie all’indagine “Bartender Report” svela differenti insight per gli operatori del settore del “fuori casa” (termine che definisce i consumi in bar, ristoranti, e luoghi di consumo non domestici).

Nel report, basato su un'ampia ricerca che ha coinvolto 150 barman in tutta Italia, emerge che il 76% raccomanda drink specifici ai frequentatori del locale durante il proprio turno, raccomandazioni accolte sempre, o quasi, stando a quanto dichiarato dal 64% dei professionisti intervistati.

World Bartender Day

Gli appassionati cercano e apprezzano il consiglio degli esperti per scegliere una consumazione guidata. La ricerca sui consumatori “OPUS” di CGA by NIQ rivela come i suggerimenti dei barman siano un fattore decisivo per il 29% dei consumatori in Italia – rispetto alla Germania (25%) e alla Francia (26%) – un valore vicino ai consigli degli amici che si attesta al 30%.

 

L’indagine evidenzia il valore promozionale dei bartender, per la crescita di nuovi brand e diversi mix di sapori, specialmente verso i giovani adulti che sono molto più propensi a sperimentare rispetto alle persone di fasce d’età più mature, più restie a mutare le proprie abitudini.

 

Il barman rappresenta quindi una guida per i consumatori anche nella scelta di bevande nuove o di fascia premium. Notiamo infatti dai dati emersi che le principali scelte di cocktail tradizionali nel mercato italiano mettono l'Aperol Spritz, il Mojito e il Campari Spritz sul podio delle scelte. Allo stesso tempo, limone, lime e fragola sono i sapori preferiti degli italiani.

Un ruolo chiave, dunque, quello dei bartender nell'Industry del beverage. Con il loro lavoro stimolano l'innovazione e la crescita in un settore in continua evoluzione.

 

Daniela Cardaciotto, On Premise Sales Leader Italia di CGA by NIQ, ha commentato «Coinvolgere il personale è fondamentale per influenzare le scelte dei clienti, migliorare la reputazione del brand e aumentare le vendite. Il Bartender Report fornisce un'analisi per individuare le inclinazioni del settore mixology, comprendere le preferenze dei clienti e prevedere le tendenze future. È uno strumento importante per comprendere le dinamiche tra baristi e fornitori, aiutando a perfezionare la collaborazione e a ottenere risultati migliori. Utilizzando queste informazioni, i brand possono muoversi nel mercato con maggiore precisione, stabilire relazioni significative e crescere in modo sostenibile».