Il talento gastronomico della Calabria è in costante crescita. Una regione che sta compiendo un percorso di evoluzione della ristorazione, capace di valorizzare con sempre maggior efficacia i tesori agroalimentari di ciascuna provincia e, grazie allo stupendo lavoro di donne e uomini di cucina, costruire una proposta gastronomica moderna ed elegante.
Tra le mete gastronomiche da annotare nella propria agenda del gusto, spicca un locale a Rende, città universitaria in stretta connessione con Cosenza. Facilmente raggiungibile in una ventina di minuti tramite il sistema regionale da Paola, questa località è ben servita sia dalle Frecce che dagli Intercity.
Il ristorante Agorà è perfetto esempio della Calabria culinaria sopra descritta, lo chef patron Michele Rizzo è capace di unire tecnica, passione, talento ed eleganza in una professionalità perfetta per proporre un vero godimento gastronomico.
Nella cucina di Rizzo il mare è protagonista con tutto ciò che di meglio offre lo Jonio in particolare dai pescherecci di Trebisacce, borgo marinaro di cui lo chef è originario.
La stagionalità costituisce il secondo pilastro del menù, poiché il mare, analogamente all'orto, è influenzato dalle diverse stagioni.
Dalla terra e dalle montagne poco distanti arrivano funghi e tartufi, perfettamente abbinati ai sapori del pesce e dei crostacei. Una mano elegante e dotata di grande equilibrio consente di gustare ciascun sapore, ciascuna consistenza e la straordinaria freschezza. Tanto che “Tonno rosso Agorà, con cipolla di Tropea, peperoncino e soia” uno dei piatti simbolici del ristorante, non prevede alcuna cottura. Una sorta di lezione di giapponese nel cuore della Calabria.
Da non perdere in menù “Polpo e Polpo” un panzotto di pasta fresca ripieno di polpo e condito con la salsa dello stesso polpo ricavata durante le otto ore di cottura.
Goloso e identitario il “Trancio di branzino selvatico con carciofi ossidati” ovvero cotti con la tecnica della velocità del processo che li rende molto morbidi e abbinati alla salsa del branzino.
Da gustare davvero anche la scelta dei dolci dove spiccano frutti del posto e tecniche di raffinata esecuzione.
Bello il cestino del pane con differenti impasti tra i quali quello al pomodoro e alla cipolla.
Anche la cantina di Agorà vale il viaggio per l’ampia e ottimamente declinata geografia enologica sia della regione con la valorizzazione dei vitigni autoctoni, sia del resto d’Italia con una selezione di produttori molto interessanti. La Francia è rappresentata con completezza e originalità.
In cucina con Michele Rizzo opera una brigata affiatata e professionale composta dallo chef Luigi Perri, Cristian Tufis, Emanuele D’Urso e Roberto Magnelli, i quali si alternano con maestria alle diverse fasi della preparazione.
Nel frattempo, in sala, tutto scorre come un orologio grazie alla dedizione, gentilezza e costante sorriso del personale. Il ruolo di maitre è affidato ad Andrea Berardi, coadiuvato da Andrea De Marco, mentre Osvaldo Panza, sommelier certificato AIS, cura la selezione dei vini con maestria.
Intervista a Davide Canina sommelier professionista
03 maggio 2024
L’evento di Assovini Sicilia che festeggia i 25 anni di fondazione
30 aprile 2024
Le eccellenze agroalimentari del Golfo Dianese e della Liguria
26 aprile 2024
Alla scoperta del territorio e della sua cultura vinicola
23 aprile 2024
Si cena sulla carrozza ristorante del Treno Reale
19 aprile 2024
Nuova immagine nel segno dell’arte contemporanea
16 aprile 2024
Degustare e scoprire la cultura enologica italiana
12 aprile 2024
In Borgogna e Savoia due cantine tutte da scoprire
09 aprile 2024