Lo chiamavano Trinità uno dei più grandi successi cinematografici italiani, nacque 50 anni fa dall’intuizione del produttore Italo Zingarelli che comprese quanto il blend composto da Terence Hill e Bud Spencer, avrebbe conquistato il pubblico italiano e mondiale, creando una vera e propria saga di film di grandissimo successo.

Italo Zingarelli amava, oltre al cinema, i buoni vini, così fonda nel 1973 l’azienda Rocca delle Macìe a Castellina in Chianti nel cuore della denominazione Chianti Classico. La tenuta diviene presto la base dei valori familiari, ricca di valori etici, costruita sulla volontà di Italo e sul suo sogno. Sogno condiviso dai suoi figli che hanno ricevuto e ampliato questa passione coronandola con una Edizione Limitata di 1970 Magnum Chianti Classico Gran Selezione dedicata al papà.

Intervista a Sergio Zingarelli, Presidente di Rocca delle Macìe

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Oggi la celebrazione del 50esimo anniversario del film consente agli Zingarelli di valorizzare il connubio cinema-vino offrendo agli appassionati bellissimi ricordi e ottime bottiglie. «Un connubio che ha segnato la storia del cinema italiano e che si deve alla lungimiranza di nostro padre Italo» - sottolinea Sandra Zingarelli - il quale fu capace di leggere in quelle sceneggiature, il desiderio di ripartire e riemergere di un’Italia che viveva le prime difficoltà economiche e sociali. Quei personaggi sullo schermo hanno aiutato a farlo, con leggerezza, ironia e un’enorme simpatia.

«Avevamo deciso di salutarlo con un evento nella nostra Tenuta di Castellina in Chianti» già programmato nel 2020, poi bloccato dalla pandemia «che ne tracciasse un profilo e un racconto rivisto con nuovi occhi, a 50 anni di distanza» aggiunge Sergio Zingarelli, Presidente di Rocca delle Macìe «Ora, possiamo finalmente farlo con una ritrovata voglia di serenità e di convivialità».

Italo Zingarelli, iniziò a lavorare nel mondo del cinema come stunt-man per diventare poi produttore di grande successo. Una storia bella e particolare, una famiglia con i figli Fabio, Sandra e Sergio, unita e capace di interpretare il concetto di convivialità nella maniera migliore: un ottimo film e un ottimo calice di vino. Le Magnum dedicate al film e soprattutto a Italo Chianti Classico Gran Selezione Trinità sono un simbolo, ma anche una perfetta esecuzione del Sangiovese.

Rocca delle Macìe conta oggi 500 ettari di cui 200 coltivati a vigneto e suddivisi in sei tenute: nel Chianti Classico, Le Macie, Sant’Alfonso, la Riserva di Fizzano, le Tavolelle, in Maremma troviamo Campomaccione e Casa Maria, nella zona del Morellino di Scansano.

Rapporto con il territorio e innovazione vitivinicola, sono i binari su cui viaggia la cantina che produce 2,7 milioni di bottiglie, il cui 70% trova successo sui mercati esteri. La famiglia ha inoltre restaurato i borghi medioevali presenti nella tenuta, trasformandoli in luoghi di ospitalità e ristoro per godere del relax e dell’eleganza nel Chianti Classico.

Le celebrazioni continuano con la proiezione in anteprima della pellicola originale, restaurata in collaborazione con la Cineteca di Bologna, con la quale la famiglia Zingarelli ha voluto assicurare la continuità e fruibilità del film anche alle generazioni dei figli e nipoti di chi ha avuto la fortuna e il piacere di viverne la prima “epopea”, trasmettendo un messaggio di estrema attualità sull’importanza nell’uso della “forza buona” di Bud – in abbinamento alla “sagacia” di Terence – per sconfiggere le avversità.