Foto: ©luigifileticimages
Gli ampi spazi visibili solo dall’interno di un treno che costituiscono un sistema continuo capace di attraversare la città di Roma, pur senza divenirne parte integrante, sono i protagonisti della mostra fotografica Parallel Lines dell'architetto e fotografo Luigi Filetici, organizzata da Gruppo FS Italiane con Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo dal 6 al 23 settembre presso il Padiglione 9A del Mattatoio di Testaccio.
Il progetto, inaugurato oggi 6 settembre, alla presenza, oltre a Filetici, di Luca Montuori e Lorenza Fruci, assessori rispettivamente all'Urbanistica e alla Cultura di Roma Capitale, Umberto Lebruto, Amministratore delegato di FS Sistemi Urbani, e Clara Tosi Pamphili, Vicepresidente Azienda Speciale Palaexpo, prende spunto dal Verbale d’Intesa firmato da Roma Capitale, FS Sistemi Urbani e Rete Ferroviaria Italiana, che ha come obiettivo lo sviluppo del sistema metro-ferroviario e la rigenerazione urbana delle aree ferroviarie dismesse di Roma. Spazi che coprono gran parte del territorio capitolino, dalla zona della stazione Tiburtina a quella di Tuscolana, dalla stazione Trastevere a Ostiense.
La presentazione della mostra Parallel Lines al Mattatoio di Roma
Sviluppo urbano e sistema di trasporto viaggiano, e devono viaggiare inevitabilmente, di pari passo, così nella fase di pianificazione e progettazione di queste aree può essere un utile strumento la loro documentazione, poiché dopo la trasformazione non saranno più riconoscibili nella loro precedente immagine. La ricerca visiva messa in piedi da Luigi Filetici procede proprio in questa direzione: scatti e video narrano in una visione d’insieme le architetture di oggi e di ieri, analizzando il territorio in continua mutazione. Partendo dalle opere di Canaletto e Piranesi, che illustravano le magnificenze di Roma, si passa per campagne fotografiche autoriali che in passato sono state utilizzate per raccontare le trasformazioni del territorio.
Il paesaggio urbano, elemento ormai caratterizzante della storia romana, deve essere rappresentato e interpretato con un occhio artistico. Ci si è affidati così alla visione innovativa di Luigi Filetici, architetto, nonché docente alla Sapienza di Roma, al Politecnico di Milano e all’Istituto Europeo di Design, vincitore lo scorso anno del premio Bruno Zevi dell’Istituto Nazionale di Architettura, che utilizza il mezzo fotografico per amplificare il significato dell’architettura.
La mostra Parallel Lines può essere visitata gratuitamente tutti i giorni dalle 11 alle 20, tranne lunedì 6 dalle 16 alle 20 e i lunedì 13 e 20 settembre.
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