Ubaldo Oppi, Le amiche (1924) Collezione privata

MUSEO CHIUSO  IN OTTEMPERANZA ALLE INDICAZIONI DELLE AUTORITÀ IN MATERIA DI PREVENZIONE DEL CORONAVIRUS

 

Gli anni ’20 del XX secolo sono l’epoca in cui la modernità e il cambiamento esplodono. La Grande Guerra è ormai alle spalle, niente più morti, sofferenze e povertà, la volontà collettiva è tornare a benessere, se non proprio al lusso sfrenato. Sono le donne in particolare a rappresentare questa transizione. Diventano sempre più autonome e seduttive. I loro capelli, così come le gonne, si accorciano e intanto il loro ruolo nella società e nella cultura è più influente. Si rivoluziona la moda con gli abiti Chanel, la danza con i balli di Josephine Baker, la letteratura con i capolavori di Virginia Woolf.

Su questo periodo di evasione verso dimensioni edonistiche si sofferma la mostra Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi, alla Basilica Palladiana di Vicenza fino al 13 aprile, per la quale è riservato uno sconto di 2 euro all'ingresso per i viaggiatori di Trenitalia Regionale.

Al centro del percorso espositivo c’è la sfavillante rappresentazione del femminile, attraverso le tele di artisti come Felice Casorati, Gustav Klimt e Kees van Dongen.

Un ampio approfondimento è dedicato a Ubaldo Oppi, tra i pittori più noti dell’epoca in Europa e Stati Uniti. Soprattutto dopo aver vinto il secondo premio alla mostra mondiale al Carnegie Institut di Pittsburgh nel 1924, i suoi lavori sono acquistati in importanti collezioni, dalla Biennale di Venezia al Salon d'Automne di Parigi.