In apertura, Antonella Attili © Azzurra Primavera

Un’attrice versatile e nello stesso tempo consapevole del valore etico della sua professione. È Antonella Attili, che si sta ancora godendo il successo della fiction La storia, trasmessa a gennaio su Rai1, e visibile su RaiPlay, dove la regista Francesca Archibugi ha guidato attori di altissimo livello come in un grande film. Qui l’attrice ha interpretato Filomena, una donna verace, con tratti forti di umanità. Uno dei suoi tanti personaggi capaci di suscitare riflessioni e curiosità.

 

Come sceglie i suoi ruoli?

Io sono selettiva sulla qualità, ma aperta e disponibile a provare quanto non ancora esplorato, per mantenere la freschezza del ruolo. Se la storia mi incuriosisce accetto, che sia una commedia o un film d’autore. E, inoltre, non sono schiava della visibilità a tutti i costi, anzi credo che esporsi spesso porti a non essere credibile.

 

La terza stagione di Màkari, dal 18 febbraio su Rai1, è una serie di grande successo ambientata in Sicilia…

Eh, questa regione è nel mio cuore. Nel 1988 ho avuto una parte nel film Nuovo cinema paradiso, ambientato nella provincia di Palermo, e poi ho partecipato alla serie tv Il paradiso delle signore, dove interpretavo la siciliana Agnese Amato. Màkari è una fiction divertente con i tratti della commedia tradizionale, di genere. Il paese di Macari, vicino a San Vito Lo Capo, è straordinario: girare lì è una vacanza. Nel cast ci sono attori splendidi, molto diversi l’uno dall’altro, che in questa occasione creano un mondo variopinto. Io sono Marilù, un punto di riferimento materno per Saverio, il suo porto e il suo riparo.

 

© Azzurra Primavera

Dal 28 febbraio parte la tournée de Le Volpi, di Lucia Franchi e Luca Ricci. Di cosa parla?

Il testo è attuale perché affronta il tema della corruzione in una provincia italiana. Potrebbe capitare che a qualche sindaco o politico locale venga il dubbio che si parli di lui.

 

Qui recita con Giorgio Colangeli, che ha già incontrato nel film Castelrotto di Damiano Giacomelli. Che persona è?

Un attore meraviglioso, lo definirei un artigiano. È un professionista, ma non si mette mai in evidenza.

 

Partecipa anche allo spettacolo di divulgazione scientifica Le parole della salute circolare, al fianco della virologa Ilaria Capua. Di cosa si tratta?

Ilaria mi ha voluto con lei per raccontare le scoperte scientifiche che hanno cambiato la storia della medicina. È un viaggio di risveglio della coscienza. Vorrei che scatenasse la voglia di approfondimento da parte di tutti, soprattutto dei giovani. L’intero pianeta si sta ammalando. Non ha senso porre l’attenzione sulla salute personale se non ci occupiamo di quello che mangiamo, di cosa beviamo, dell’aria che respiriamo.

 

Per la sua sensibilità verso i temi ecologici e sociali, nel 2022 ha ricevuto, dalla onlus Greenaccord, il Premio Sentinella del creato ed è stata anche ambasciatrice per Terre des Hommes, organizzazione non governativa di solidarietà internazionale. Come si lega l’impegno civile con la sua professione?

Mi interessa sensibilizzare gli altri su certi argomenti. In particolare, il cambiamento climatico. La situazione è drammatica: siamo invasi dalla plastica ma la raccolta differenziata è poco diffusa. Tanti nostri gesti quotidiani sono sbagliati.

 

Cosa le piace fare nel tempo libero?

Di solito ascolto podcast o audiolibri. E vado più volte alla settimana al cinema e a teatro.

 

Febbraio è il mese del Festival di Sanremo, lei lo segue?

In realtà non ho il televisore. Al Festival di Sanremo do una sbirciatina sul pc, giusto per capire dove va il gusto.

 

Con quali mezzi si sposta per divertimento o per lavoro?

Anche in coerenza con quanto detto prima sulla sostenibilità, preferisco il treno su tutti. E adoro l’area silenzio: darei un premio al genio che l’ha inventata.

 

Articolo tratto da La Freccia febbraio 2024