Dopo a partenza ufficiale da Venezia lo scorso 3 dicembre il tour del kolossal Casanova Opera Pop firmato da Red Canzian, girerà l’Italia fino a marzo 2023. Un successo capace di fare innamorare anche i produttori di Mamma Mia!, folgorati dalle musiche in grado di regalare «un fascino romantico a quello che succede on stage», come spiega lo stesso autore. «Fin dall’overture, l’inno a Venezia dei gondolieri, lo spettatore è coinvolto emotivamente. Inoltre, le scenografie di Massimo Checchetto del Teatro La Fenice sono molto belle e, con la realtà immersiva delle proiezioni, ci si dimentica di essere a teatro. Si ha l’impressione di muoversi tra le calli e piazza San Marco, insieme ai protagonisti dell’opera vestiti con i meravigliosi costumi di Stefano Nicolao».

Una scena del musical Casanova Opera Pop

Com’è il tuo Casanova?
Diverso. Arriva in scena dopo l’esilio di tre anni a Vienna e incontra le sue amanti: Rosa, Gretchen ed Elena Da Padova, cortigiana molto famosa, presente addirittura nell’archivio di Stato: era soprannominata “caigo”, che significa nebbia, perché era talmente bella da far sparire le altre. Quando Casanova incontra la giovane Francesca Erizzo, però, si innamora e cambia. Cercherà di smascherare le malefatte dell’inquisitore corrotto, pronto a diventare doge cedendo Venezia nelle mani della Contessa von Steinberg, al servizio dell’Austria. C’è anche l’intrigo politico, quindi. Nella prima tournée il pubblico era entusiasta. Soddisfatto di questo successo?
Ho visto molti spettacoli, ma non mi è capitato molto spesso di assistere ad applausi a scena aperta. Devo dire grazie a tutto il cast e alla sensibilità dell’attore che interpreta il protagonista, Gian Marco Schiaretti: artista di musical tra i più ricercati al mondo, ha una voce unica con intonazioni che ritenevo determinanti.

Una scena del musical Casanova Opera Pop

Casanova Opera Pop andrà anche all’estero?
Bisogna procedere per step: prima si porta lo show in italiano in Paesi come Emirati Arabi, Corea e Taiwan. Poi bisognerà venderlo in Germania, Francia e Spagna, adattato nelle loro lingue. L’ultimo passo, il più difficile, è in inglese, a Londra.

Hai portato in scena anche il recital Stasera non sono solo, in cui duetti virtualmente con tanti amici in video.
Ora mi dedico solo a Casanova e col tour riparto a maggio.
Buoni propositi per il 2023?
Un album di inediti che uscirà a settembre o, nel caso in cui andassi a Sanremo, nel febbraio 2024.
Quindi torneresti al festival?
Ci andrei per fare vedere dove sono arrivato con la mia creatività. Non ho bisogno di vincere, ma solo di comunicare. E si può fare anche in punta di piedi. Il palco è casa mia: voglio arrivare al cuore delle persone.