Oggi che la tecnologia ci permette di collegarci in tempo reale con chiunque, il contatto fisico tra le persone diventa ancora più insostituibile. Ne è convinto Davide Dattoli, che ha creato la rete per innovatori e imprese Talent Garden. «Alla base del coworking, il mio progetto imprenditoriale, c’è un luogo dove far incontrare i talenti. La fiducia e lo slancio alla base delle relazioni di business derivano dalla condivisione di una presenza reale e fisica. Alle nostre radici, gli esseri umani sono animali sociali e l’Alta Velocità ha creato un ponte che facilita questa innata qualità delle persone», spiega.

Ricordi la prima volta che hai viaggiato su una Freccia?

Ero agli inizi della mia carriera, stavo andando a Roma per sviluppare nuove sinergie. In genere si vive con molta emozione il primo viaggio in aereo per via dell’alta quota. Ma mi sono dovuto ricredere. Del treno mi stupì l'avvicendarsi dei paesaggi attraversando lo Stivale, lo spettacolo della natura che nella vita frenetica di tutti i giorni rischia di passare inosservato.

Un ricordo legato a un viaggio in treno?

Senza dubbio l’Interrail. È stata una delle esperienze più belle della mia vita.

Come immagini il treno del futuro?

Mi piacerebbe un’esperienza a bordo sempre più hi-tech, con informazioni integrate sul luogo di destinazione. Last but not least, il treno del futuro è super green.

L’attività preferita mentre viaggi o quando sei in stazione?

Io mi sposto spesso per lavoro, le mie giornate sono intense e costantemente a contatto con le persone. Il momento del viaggio, o l’attesa in stazione sono quelli dove in genere raccolgo le idee, mi prendo il giusto tempo per pianificare le mie attività e rispondere alle persone che mi hanno scritto.

Il tuo treno della vita?

Il primo Talent Garden è stato fondato a Brescia, con l’aiuto di un partner locale e del Giornale di Brescia che ci dotò di una vecchia redazione sfitta. Dopo l’inaugurazione, abbiamo ricevuto tante proposte per aprire campus in altre città. Il treno della vita è passato in quel momento. Lì sì che Talent Garden ha iniziato a viaggiare…in tutti i sensi.