In quel ramo del lago di Como incontriamo un Manzoni moderno, inquieto e trasgressivo, un Manzoni tormentato e attuale. È questo il ritratto inedito tracciato da Eleonora Mazzoni,  ospite ai microfoni di FSNews Radio per raccontarci Il cuore è un guazzabuglio. Vita e capolavoro del rivoluzionario Manzoni, pubblicato da Einaudi in occasione dei 150 anni dalla morte dello scrittore. 

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In un saggio dalla spiccata vocazione narrativa l’autrice ripercorre le pagine de I promessi sposi intrecciandole con una biografia attraversata da passioni, turbamenti e ribellioni giovanili. In controluce nel romanzo emergono, infatti, tutte le inquietudini emotive che hanno costellato la vita del suo ideatore, dall’assenza paterna e l’abbandono della madre agli amori scottanti, passando per i tumulti spirituali e la lotta civile per un’Italia unita. Cresciuto in una famiglia non convenzionale, figlio di un padre probabilmente non biologico e dell’esuberante Giulia Beccaria, Alessandro vive come un abbandono i dieci anni in collegio. Nel romanzo, di riflesso, ci sono pochi genitori, Renzo è orfano e Lucia non ha il padre e nei capitoli dedicati alla Monaca di Monza sono racchiuse tutte le difficoltà dell’adolescenza, i conflitti che ogni giovane vive nella sfera familiare e la crudeltà di cui talvolta sono capaci coloro che danno la vita. 

Eleonora Mazzoni riporta alla luce un Manzoni irrequieto e dalla dirompente sensibilità, finalmente liberato da quell’immagine polverosa e accademica che talvolta si incontra tra i banchi di scuola. Una rilettura attenta e meticolosa dell’opera manzoniana con l’intento di mostrare come le esperienze vissute dialoghino e trovino forma nelle dinamiche narrative de I Prossimi Sposi.  La precedente esperienza di attrice professionista permette, inoltre, all’autrice di accostarsi a Manzoni come a un personaggio teatrale per donare alla sua essenza corpo, azione e anima.