In apertura: Cortina d’Ampezzo (Belluno) © Gito Trevisan/GettyImages
Le Tofane a ovest, il Pomagagnon e il Cristallo a nord, il Faloria e il Sorapiss a est, il Becco di Mezzodì, la Croda da Lago e il gruppo del Nuvolau a sud. Come una corona di gemme preziose le Dolomiti Ampezzane circondano Cortina, iconica località sciistica in provincia di Belluno. Già teatro delle Olimpiadi invernali del 1956 ospiterà, insieme a Milano, i Giochi olimpici e paralimpici del 2026 di cui il Gruppo FS è Premium Partner.
Qui si terranno, nello specifico, le gare di curling e wheelchair curling, lo sport di squadra che si pratica con scopa e stone, pietre di granito levigate, inventato probabilmente nella Scozia medievale. Nel comune veneto è arrivato all’inizio del ‘900 e da allora ha conquistato spazio e popolarità, fino a diventare il simbolo di un’intera comunità.
Lo dimostra perfettamente la storia di cui è protagonista Stefania Constantini, classe 1999, oro olimpico nel curling a Pechino 2022 che proprio a Cortina d’Ampezzo vive e si allena. La sua avventura è iniziata quando aveva otto anni ma ci tiene a precisare che quello in cui lei eccelle è uno sport inclusivo, a cui ci si può accostare a qualsiasi età: «È adatto a tutti, dai bambini alle persone che hanno superato i 50 anni, forse perché non incide sul corpo come altre attività fisiche ma richiede sicuramente concentrazione e tattica».
Snowkiting sugli sci © Archivio Cortina Marketing/Olga Donati Photography
Chi volesse verificare le sue parole trova a Cortina lo scenario perfetto perché l’associazione Curling Club Dolomiti offre la possibilità di provare la disciplina in un luogo che ha fatto la storia dello sport: lo Stadio olimpico del ghiaccio. Da ottobre a marzo, nell’arena che ha ospitato la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi invernali nel ‘56, si può partecipare a lezioni di due ore seguite da esercitazioni di gruppo e una partita per mettersi alla prova applicando quanto appreso durante la giornata. Se il lancio della stone richiede forza, equilibrio e controllo del corpo, l’utilizzo della scopa per direzionare la pietra aiuta a migliorare i riflessi e la coordinazione motoria. All’interno della stessa struttura è possibile anche pattinare sul ghiaccio, in autonomia o con istruttori qualificati.
L’offerta turistica di Cortina d’Ampezzo comprende un’ampia varietà di piste da sci e impianti di risalita, ideale sia per sciatori e snowboarder principianti che per i più esperti. Ma chi desidera cimentarsi in sport invernali meno consueti può mettersi alla prova con la fat bike e lo snowkite. Al Col Gallina si cavalca la neve con biciclette dotate di ruote larghe, attraverso itinerari dedicati, attrezzati con curve paraboliche e dossi. Il passo Giau offre invece il terreno ideale per praticare snowkite: con la tavola da snowboard o gli sci trainati da una vela, si surfa a pelo di manto spinti dalla forza del vento. Le ferrate invernali soddisfano invece quanti cercano un contatto diretto con la montagna e non temono le fatiche imposte dalla stagione.
Snowboarder durante un’acrobazia aerea © Giuseppe Ghedina
Le guide alpine di Cortina accompagnano gli scalatori sul le vie attrezzate ma raccomandano di avventurarsi lungo i percorsi solo se si è veramente preparati. Abbandonate le ingombranti attrezzature sportive si parte alla scoperta del paesaggio in modalità slow. Gli itinerari a piedi lungo il territorio sono tanti, alcuni percorribili anche senza ciaspole. Particolarmente suggestivo è il tragitto che si inerpica fino al Rifugio Scoiattoli e al Rifugio Averau che consente di apprezzare dall’alto il ghiacciaio della Marmolada e rifocillarsi con le prelibatezze enogastronomiche locali.
Recuperate le forze con un piatto di canederli o una fetta di torta al grano saraceno, ci si muove verso le postazioni militari della Grande guerra, combattuta sulle Dolomiti tra il 1915 ed il 1918. È possibile, su prenotazione, farsi accompagnare da guide vestite con abiti militari e ascoltare da loro aneddoti risalenti agli anni del conflitto.
Abitata da oltre mille anni, la Valle d’Ampezzo è anche custode della lingua ladina e di tradizioni legate all’antica vita contadina. Per conoscerle da vicino è d’obbligo una visita al Museo etnografico Regole d’Ampezzo, dove vengono ricostruite le origini della cittadina e la sua evoluzione storica. La collezione esposta unisce oggetti di uso quotidiano, costumi antichi e una fedele miniatura di un’abitazione tipica. Al Museo d’arte moderna Mario Rimoldi si possono invece ammirare, tra le altre, opere di Giorgio de Chirico e Mario Sironi, frequentatori della conca ampezzana e amici del collezionista di Cortina a cui la galleria è intitolata. Gli amanti della letteratura, infine, non possono mancare l’appuntamento con Una montagna di libri, il festival che dal 2009 porta in valle scrittori e scrittrici da tutto il mondo. La 29esima edizione va avanti fino a marzo e vanta un programma ricco di nomi prestigiosi: dal francesce Sylvain Tesson, autore di resoconti di viaggio, al Premio Strega Emanuele Trevi, fino alla compositrice e cantautrice di origini siciliane Patrizia Laquidara, che a Cortina presenta il suo romanzo Ti ho vista ieri.
Articolo tratto da La Freccia di gennaio 2024
Le località raggiungibili con il trasporto ferroviario
28 gennaio 2025
Validi motivi per visitare le 6 fermate del collegamento
27 gennaio 2025