Il quartiere San Lorenzo nasce alla fine dell’800 come rione operaio di Roma, prospera poi come quartiere artigiano (legato alla lavorazione del marmo per la vicinanza del Cimitero del Verano) e oggi è animato dagli studenti (qui c’è l’Università Sapienza, la più grande d’Europa) e soprattutto dalla movida notturna, articolata su decine di locali e numerose pizzerie storiche, dove ancora si mangia con meno di 15 euro a testa.
Percorrete i sampietrini di via dei Volsci (la toponomastica qui è dedicata agli antichi popoli italici), osservate le case di ringhiera e gli atelier, che oggi si vendono a prezzi quasi proibitivi, oppure affacciatevi sull’oasi dei campi sportivi dei Cavalieri di Colombo, miracolosamente scampati alla speculazione. Come il resto di Roma, anche San Lorenzo è quasi tutta di tufo, ricavato dalle ceneri vulcaniche dei Colli Albani successivamente tagliate in blocchetti e lavorate. Il quartiere è assediato dalle auto, ma possiede cortili e scorci notevoli in cui si salvano frammenti di ecosistemi e di memoria, come quella legata al bombardamento alleato del 1943, l’unica volta che si osò toccare la Città Eterna.
Le località raggiungibili con il trasporto ferroviario
28 gennaio 2025
Validi motivi per visitare le 6 fermate del collegamento
27 gennaio 2025