C'è un luogo, in Alto Adige, vicino a Curon, che ha il sapore della favola e del mistero. Un posto unico e straordinario, meta di tantissimi turisti e curiosi, ma anche di moltissime produzioni cinematografiche e televisive che hanno scritturato nel cast il meraviglioso Lago di Resia.

 

Un gran bel lavoro lo ha fatto, senza dubbio la Film Fund & Commission dell'Alto Adige che, oltre a promuovere le bellezze e le particolarità del territorio con produttori e cineasti, ha agevolato sia la collaborazione con professionisti specializzati e aziende di servizi locali sia il dialogo con le località che hanno autorizzato le riprese.

 

Così, il celebre lago lo abbiamo visto nel documentario Das versunkene Dorf (Il paese sommerso) in cui il regista Georg Lembergh e lo sceneggiatore Hansjörg Stecher, hanno raccontato la vera storia di quei luoghi. Anche gli autori della serie Curon di Netflix, sono rimasti affascinati dall'atmosfera surreale e hanno imbastito una storia fantasy partendo dalle leggende che avvolgono il sito. Last but not least, la regista Nancy Camaldo sfrutta questa location come sfondo per raccontare la quotidianità di una dei tre giovani protagonisti del film (ancora inedito) Turn of the Tide

 

Non stupisce, quindi, che sia l'unica location italiana tra le cinque finaliste dell'EUFCN Location Award. Il premio, promosso dall'European Film Commissions Network (EUFCN) in collaborazione con Cineuropa, insignisce ogni anno la migliore "Location cinematografica europea". Il voto è aperto a tutti e chi esprimerà la propria preferenza può pure rischiare di vincere un soggiorno nella location vincitrice del titolo.

 

L'affascinante attrazione in alta Val Venosta, a due passi dal confine austriaco, gareggiare per questo prestigioso riconoscimento. Per chi non lo sapesse, il campanile romanico della Chiesa di Santa Cristina, che emerge dalle acque, è tutto ciò che resta del paese di Curon, sommerso negli Anni ‘50, quando tre laghi naturali vennero uniti attraverso una diga artificiale per creare un serbatoio per la produzione di energia idroelettrica. Gli abitanti del paese, purtroppo, persero le loro case e dovettero, quindi, ricostruire un nuovo villaggio sulle sponde del lago.