Da Roma a Venezia posizionando la bici nelle postazioni inserite sull'Intercity (il nuovo servizio di Trenitalia) e dalla Laguna al Colosseo in sella alla propria due ruote (e per alcune tratte con i treni Regionali). È la sfida che ci siamo posti io e i miei compagni cicloturisti, un'avventura da seguire dal 19 al 27 settembre in un racconto tappa dopo tappa.

27 settembre, ore 11:30 - Tratta Viterbo-Roma, l'ultima!

Ultima tappa della ciclovia, da Viterbo a Roma lungo la via Francigena. Gli ultimi 90 km del percorso, iniziato nella Capitale proprio una settimana fa. Si pedala passando per boschi, uliveti e paesi ricchi di storia, come ad esempio Sutri. La strada passa accanto alla chiesa rupestre della Madonna del Parto.

Alla fine la pioggia è arrivata abbondante e non ci ha permesso di scattare la rituale foto di gruppo finale. Preferisco quindi mostrare la foto della partenza da Viterbo, come augurio per altre future partenze.

Nei prossimi giorni rivedremo le note di viaggio, il percorso e le tracce, qualcosa andrà cambiato e qualche tratto verrà percorso ancora per valutare eventuali varianti. Un grazie a Ferrovie dello Stato e a Trenitalia per il sostegno, anche morale, a questa avventura. Se interessati seguiteci su Instagram con l'hashtag #cicloviarove.

26 settembre, ore 11:01 - Tratta Chiusi-Viterbo

Lasciamo Chiusi diretti a Viterbo. Il tempo regge, nostro compagno di viaggio il vento. Seguendo la Francigena, si arriva a San Casciano dei Bagni. Il vento ci soffia contro, ma a dispetto di questo, arriviamo al Lago di Bolsena per una meritata sosta.

25 settembre, ore 17:08 - Tratta Arezzo-Chiusi

Da Arezzo a Chiusi, lungo il Sentiero della Bonifica. Una tappa tranquilla, 62 km tutti in pianura. Questa ciclabile si sviluppa sull'antica strada per la manutenzione del Canale maestro della Chiana. C'è anche un BiciGrill!

24 settembre, ore 17:21 - Tratta Firenze-Arezzo

Gli eroici cicloturisti lasciano Firenze di buon’ora e sotto la pioggia. Il tempo é migliorato lungo la strada, probabilmente grazie all’aiuto di Ginettaccio e del museo a lui dedicato.
La strada, impietosa, ha invece proposto la tremenda salita del Bigallo, dove qualcuno ha spinto la bici. Superata questa prova si arriva facilmente ad Arezzo lungo la valle dell’Arno. Altri 90 km da aggiungere alle provate gambe dei nostri.

24 settembre, ore 9:23 - Tratta Bologna-Firenze

Oggi è il gran giorno ciclistico: la tappa più dura della ciclovia, da Bologna a Firenze, con due passi appenninici da superare, Passo della Radicosa e Passo della Futa, tutti e due a più di 900 m di altezza, sotto un cielo che non promette niente di buono, promessa per fortuna non mantenuta. Una tappa di 110 km, 1800 m di dislivello che mette a dura prova le gambe di molti cicloturisti. Il percorso è allietato da perle di saggezza sui muri e all’ingresso dei paesi.

23 settembre, ore 9:29 - Tratta Rovigo-Ferrara-Bologna

Da Padova a Rovigo si pedala sempre seguendo il Cammino di Sant’Antonio, lungo argini di fiumi, attraversando boschi e campi coltivati. Molto piacevole la ciclabile che da Rovigo porta a Ferrara. Poco prima di arrivare nella città estense si incontra il Po, con ciclabili sia sul margine della riva destra che sulla sinistra. Si incrocia qui anche la famosa ciclabile VenTo (Venezia - Torino).

A Ferrara un paio di ciclisti e il sottoscritto sono saliti a bordo dei nuovi treni Rock, arrivando a Bologna in poco tempo e poca fatica. Questo dell’intermodalità treno + bici è un aspetto da non sottovalutare  in un percorso cicloturistico; in caso di brutto tempo, stanchezza, o tappe non esaltanti, si smette di pedalare e si sale a bordo di un treno fino all’inizio della prossima tappa.

21 settembre, ore 10:51 - Tratta Venezia-Padova

Si lascia, a malincuore, la Laguna e inizia una tranquilla ciclabile ben tracciata che porta a Padova. Paesaggio vario tra reperti di archeologia industriale, ville del Palladio, caratteristici paesi con case basse tutte affacciate sul fiume. Questa ciclabile fa parte del Cammino di Sant’Antonio, un itinerario che potete approfondire sul nostro sito.

20 settembre, ore 8:42 - resoconto primo giorno di viaggio

Da Roma Termini a Venezia Mestre con il treno Intercity 588. Da Venezia Mestre a Venezia Santa Lucia con il regionale veloce 2727, giunto a destinazione alle 16:50.

Viaggio perfetto, treni in orario, da Venezia da Roma in 6 ore e 30 minuti. Con le biciclette al seguito non sarebbe stato possibile in nessun altro modo prima di ieri, 19 settembre 2020. Lo stesso percorso fatto tutto con treni regionali...avremmo cambiato tragitto. Automobile con portabici? E poi come ritorno a Venezia a riprendere l’auto?  L’unica alternativa sarebbe stata l’aereo ma, a parte i costi, bisogna smontare la bici, metterla in una scatola, rimontarla all’arrivo...non mi pare un esempio di cicloturismo sostenibile che valorizzi e rispetti il territorio.

Notizie utili: a Venezia Mestre e Santa Lucia c’è la possibilità di lasciare la bici in un apposito parcheggio (BiciPark). Da Mestre a Santa Lucia c’è anche una bella ciclabile di 12 km che arriva a piazzale Roma. Tra le calle di Venezia non è consentito l’uso della bici, anche portata a  mano (vedi minaccioso cartello nella foto in basso). La stazione Venezia Santa Lucia è praticamente di fronte al ponte degli Scalzi, noi abbiamo scelto un albergo nelle immediate vicinanze per non rischiare la multa.

19 settembre, ore 18:24 - seconde impressioni

La facilità con la quale siamo arrivati a Venezia, e con la quale presto (spero) si potranno aggiungere altre città anche lontane, ci regala un senso di libertà, di assenza di limiti, di progetti di viaggio chiusi nel cassetto e che ora diventano possibili. Abbiamo già detto del mare della Slovenia, ma con un InterCity che arriva a Bologna si può salire su analoghi treni austriaci e tedeschi che portano verso il nord Europa. E questo è solo un esempio.

19 settembre, ore 12:05 - prime impressioni

La carrozza con i sei posti bici è molto comoda, ci sono anche le prese elettriche per chi ha una bici elettrica. Nello stesso vagone, distributori di bevande e snack.

Saliti a bordo, abbiamo avuto un pensiero comune: con l’Intercity 588, scendendo a Trieste, si arriva in Slovenia in poco tempo. La prossima estate tutti al mare in Slovenia (con la bici)!