Un’iniziativa del tutto nuova per il Giorno della Memoria 2021, a causa dell’emergenza Covid-19. Quest’anno, per la prima volta, le tradizionali visite al Memoriale della Shoah di Milano si svolgeranno in forma digitale, consentendo di conoscere l’intera struttura e di dialogare con le guide del Memoriale per chiedere approfondimenti.

Mercoledì 27 gennaiodalle ore 8.00 e per tutta la giornata, sarà infatti possibile fare gratuitamente un tour virtuale del luogo attraverso la pagina Facebook della Fondazione. Alle ore 16.00 si terrà inoltre una diretta Instagram in cui 30 guide, formate dall’associazione Figli della Shoah, saranno a disposizione degli utenti per rispondere a tutte le domande sul tristemente noto Binario 21 della stazione Centrale.

Qui le numerose iniziative organizzate da enti e associazioni in tutta Italia.

Memoriale della Shoah di Milano, ingresso principale affacciato su piazza Edmond  J. Safra 1 © Andrea Martiradonna

«Sono ormai diversi mesi che all’interno del Memoriale risuona un silenzio assordante e sarà difficile e straniante non vedere all’ingresso quelle migliaia di cittadini che ogni anno, in questi giorni, onorano il significato della Memoria. - dichiara Roberto Jarach, Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah - Allo stesso tempo, in quest’anno così complesso ci viene data la grande opportunità di far entrare, seppur virtualmente, ancora più persone in questo luogo unico al mondo: milanesi, certo, ma anche studenti e persone di altre città, o addirittura di altri Paesi. È stato e sarà un anno particolare, ma speriamo di riuscire, anche grazie a iniziative come questa, ad accorciare le distanze e combattere insieme l’indifferenza, ancora una volta. La Memoria non deve fermarsi mai; è questo il messaggio che vogliamo condividere con tutti coloro che hanno sete di coscienza civile e di quella lotta all'indifferenza che si ritrova nella scritta che incontriamo appena entriamo al Memoriale, che ci ricorda qual è il vero nemico da combattere sempre: l’indifferenza, per l’appunto».

Intervista a Roberto Jarach, Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah

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Atrio di ingresso “muro dell’indifferenza” © Andrea Martiradonna

COS’E’ IL BINARIO 21?

Il Binario 21 si trova sotto la stazione centrale di Milano, in uno spazio che originariamente era adibito al carico e scarico dei vagoni postali. Da qui, tra il 1943 e il 1945, partirono 20 convogli con migliaia di deportati ebrei, oppositori politici e altri perseguitati, diretti verso i campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz-Birkenau e Bergen Belsen o nei campi italiani di raccolta di Fossoli e Bolzano. Tra i pochi che riuscirono a sopravvivere a quel viaggio, c’era anche la senatrice a vita Liliana Segre, baluardo della conoscenza collettiva del nostro Paese. Dal 2013, quel binario è diventato il Memoriale della Shoah.

Banchina delle deportazioni © Andrea Martiradonna

CONOSCERE IL MEMORIALE DELLA SHOAH

Posto su due livelli, uno a piano terra e l’altro interrato, il progetto del Memoriale si estende su una superficie di circa 7.000 metri quadri. È caratterizzato dal totale rispetto della morfologia originaria dell’area, al fine di conservare l’identità del sito di deportazione. Si tratta di un sistema di spazi integrati in sequenza che disegnano un percorso tematico, seguendo le tappe più significative di quel periodo storico.

Muro dei nomi e lapidi dei convogli © Andrea Martiradonna

Al suo ingresso capeggia una parola scolpita a caratteri cubitali in un blocco di pietra: indifferenza. La scritta è stata fortemente voluta da Liliana Segre, deportata proprio da questi spazi. Secondo la senatrice infatti l’indifferenza è ciò che ha permesso alla Shoah di compiersi e troviamo anche i suoi racconti nella Sale delle testimonianze, ovvero sette diversi ambienti dove vengono proiettate le interviste audio-video dei superstiti. Si arriva poi nella parte centrale del Memoriale, il Binario della destinazione ignota su cui giacciono, nella semioscurità, quattro vagoni in legno dell’epoca. Qualche portellone è stato lasciato aperto permettendo così al visitatore di salire e passare dall’altra parte della banchina dove una serie di targhe commemorative ricordano i convogli partiti da Milano e la loro destinazione finale. L’area ospita anche il Muro dei nomi, una lunga installazione sulla quale vengono proiettati i nomi delle 774 persone che vennero deportate: in bianco le vittime e in rosso i soli 27 sopravvissuti. I nomi emergono uno ad uno dalla moltitudine e vengono messi in rilievo, a rotazione. Infine, una costruzione concepita come Spazio di riflessione, a forma conica in metallo color bronzo, conclude il percorso.

Luogo di riflessione © Andrea Martiradonna

PER NON DIMENTICARE

Tra tutti i luoghi che in Europa sono stati teatro delle deportazioni, il Memoriale è il solo ad essere rimasto intatto. Qui si vuole rendere omaggio alle vittime della Shoah ma rappresenta anche un punto di incontro e dialogo tra religioni, etnie e culture diverse per favorire la convivenza civile e fare in modo che la storia non si ripeta mai più.