Un viaggio in Italia alla scoperta dei profumi della nostra terra, senza programmi precisi, all’avventura.

 

«Mi sento come un novello Goethe che parte per il suo Grand Tour. D’altronde sono un po’ maschiaccio, da ragazzina correvo in bicicletta a livello agonistico, cinque anni con il Velo Club Esperia Piasco».

 

Per nulla femme fatale bensì pratica e scanzonata, Elisa Isoardi tornerà in televisione a settembre come concorrente di Ballando con le Stelle e successivamente condurrà Check Up, la storica trasmissione di medicina firmata Rai1.

Nel frattempo, ci racconta come sarà la sua estate. «Che belle le linee ferroviarie che costeggiano il mare, capisci quanto l’uomo sia capace di costruire. Come la tratta che percorrevo da bambina: prendevamo il treno che da Cuneo andava in Liguria, a Noli (SV), e l’emozione era sempre grande quando ti appariva di colpo il mare, blu intenso, e ne sentivi quasi il freddo della profondità. Il mio mare. La prima volta lo vidi a otto anni e me lo ricordo benissimo. Sai che la memoria olfattiva è la più potente che abbiamo?».

Elisa Isoardi © Assunta Servello

Quali erano i profumi di Noli quando eri bambina?

La spiaggia, ai Bagni Anita, il fritto che mangiavamo, la salsedine che resta sulla pelle, quasi un peccato fare la doccia. E poi le pescherie la mattina presto, vicino alla pensione dove alloggiavamo. Ogni borgo marinaro ha sempre una grande storia e anche per Noli è così. La sesta Repubblica Marinara, un ventaglio di case aperto sul mare, a strapiombo come è la Liguria… mi vengono i brividi solo a parlare della piazzetta rossa e delle tracce bizantine. Straordinario.

Che estate sarà la tua?

Intensa ma breve, in attesa di impegnarmi nella ripresa autunnale. Un’estate bella che trascorrerò in Italia: ricominciamo a darci importanza. Sono molto affezionata alle mie zone, dove torno con grande piacere, ma quest’anno girerò lo Stivale, andrò a trovare gli chef incontrati nel programma La Prova del Cuoco godendomi i paesaggi che, grazie all’ampia biodiversità, cambiano e sorprendono di chilometro in chilometro. È il mio Grand Tour, come si usava nell’800, alla ricerca di sapori e profumi. L’estate è un momento di svago e ricarica, ma a me non piace riposare troppo: amo scoprire, cambiare, fa parte del mio carattere. Se fossi diversa non sarei in Rai da 18 anni come “precaria” a cercarmi ogni anno un lavoro.

Il tuo bellissimo cagnolino verrà con te?

Di solito Zenit va in villeggiatura da mia mamma, che lo vizia tantissimo, ma quest’anno sarà il mio compagno di viaggio. Un cane perfetto, mentre io non lo sono assolutamente, lui invece conosce orari e abitudini e me li fa rispettare.

Farai anche un po’ di sport?

Devo, anche se man mano che si diventa vecchi lo sport diventa un amico che vedi da lontano (ride, ndr). Riprenderò ad andare in bicicletta, attività che posso portare avanti anche a Roma, dove farò base mentre prepareremo le nuove trasmissioni.

Com’è il tuo rapporto con il cibo?

Ottimo, e sono fortunata, perché mangio proprio tutto e non devo attenermi a nessun tipo di dieta particolare. Per alimentarsi al meglio, il modo migliore è scegliere i nostri grandi prodotti italiani, riscoprendo i piccoli produttori, allevatori, contadini.

A tavola preferisci la scoperta o la tradizione?

Sono curiosa e mi piace quello che la cucina non dice, ma svela. Un piatto si mangia prima con gli occhi e poi con il gusto, ma soprattutto con il sentimento, il ricordo. Se chiudo gli occhi penso a mia nonna Caterina che tirava la pasta per fare “le raviole” ripiene di carne e prezzemolo. Quando le metteva in tavola portava gioia e serenità. Io vengo da questo, da ciò ho respirato. Io sono questo, mio papà è agricoltore. Questi sono i valori che ho imparato e mi hanno aiutata a superare anche momenti difficili in cui avrei potuto perdermi.

L’estate è anche musica: la tua playlist?

Amo i cantanti italiani, la mia preferita è la super rocker Gianna Nannini, ogni estate aspetto le sue novità. Per il resto ho gusti musicali un po’ antichi e poco ortodossi, da Rachmaninov agli Afterhours, dai Guns N’ Roses ai Metallica. Dal classico al rock, senza vie di mezzo.

Stato d’animo attuale?

Trasformare i nuovi orizzonti in opportunità.