Un patto tra autotrasportatori e Gruppo FS su primo e ultimo miglio all’insegna della logistica sostenibile. E' quanto emerso al convegno Intermodalità terrestre, magazzini e imballaggi green svoltosi oggi nell’ambito dell’ultima giornata del Green Logistics Expo, l’evento che alla Fiera di Padova ha riunito in una tre giorni ricca di incontri operatori, imprese, stakeholder e protagonisti del comparto logistico. Nel panel organizzato da ANITA, l’Associazione Nazionale delle Imprese Trasporti Automobilistici, l’amministratore delegato di Mercitalia Logistics, Gianpiero Strisciuglio, ha sottolineato come la missione del Polo Logistica del Gruppo FS di raddoppiare in 10 anni la quota merci trasportata in treno, guardi con grande attenzione a un’efficace cooperazione tra tutti i segmenti della filiera logistica, nel caso della collaborazione con ANITA valorizzando al massimo la scelta green di ultimo miglio nel trasporto combinato ferro-gomma.

Hub logistico

Non a caso, nel suo intervento, il manager FS ha voluto soffermarsi sull’importanza di una sinergia con il settore dell’autotrasporto, proponendo il ruolo di operatore di sistema dell’azienda ferroviaria nell’ambito di un trasporto merci necessariamente intermodale, focalizzando la sua attenzione su importanti esempi di successo come il sistema Nikrasa presentato a InnoTrans di Berlino, tecnologia innovativa che consente rapide ed economiche soluzioni intermodali ferro-gomma utili a caricare sui binari anche i semirimorchi che non possono essere elevati con la gru.

Azioni in ambito infrastrutturale sono state invece illustrate al Green Logistics Expo dalla Presidente di Rete Ferroviaria Italiana Anna Masutti, nel corso della prima giornata di mercoledì 5 ottobre. In particolare Masutti ha evidenziato come "un vasto piano di interventi è finalizzato a incentivare il trasporto merci su ferro e a potenziare la logistica a vantaggio di un sistema più sostenibile e integrato, in linea con gli obiettivi definiti dalla Commissione Europea, che prevedono +50% di traffico ferroviario merci al 2030 e raddoppio al 2050".

Trasporto ferroviario merci

Quello del trasporto merci su ferro è un settore florido e in costante crescita ormai da anni, un trend che è riuscito a mantenersi pressoché stabile anche durante la crisi pandemica. Il piano degli interventi di sviluppo dell'infrastruttura prevede l'adeguamento della sagoma, del modulo e del peso assiale agli standard internazionali previsti per i Corridoi Europei Ten-T entro il 2031. Azioni che renderanno ancora più competitivo il mercato consentendo al tempo stesso di formare treni più lunghi e pesanti, generando un conseguente abbassamento dei costi nel trasporto. La Presidente di RFI - società a capo del Polo Infrastrutture del Gruppo FS - ha riportato l'esempio della Direttrice Adriatica: "i lavori di adeguamento sagoma realizzati fra Bologna e Bari hanno consentito di incrementare del 20% il numero di treni merci movimentati su rotaia rispetto al 2021".

Parallelamente è stato avviato un piano per superare alcuni limiti di capacità attualmente esistenti e che riguardano i treni con più di 1.600 tonnellate di massa rimorchiata. Il piano a cui sta lavorando RFI, Gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, "si propone l’obiettivo di incrementare la potenzialità elettrica delle linee interessate al traffico merci, al fine di rimuovere le limitazioni esistenti", ha evidenziato la Presidente di RFI. "A tale scopo sono state individuate 33 linee prioritarie sulle quali intervenire, includendo le principali tratte di valico e di confine per il traffico merci internazionale". Altri interventi di questo tipo sono concentrati su linee fuori dai corridoi principali, ma che collegano i principali stabilimenti nazionali che richiedono questo tipo di prestazioni, come ad esempio le acciaierie. Saranno inoltre adeguate le linee del Sud Italia, che ancora presentano un gap prestazionale rilevante.