Il Gruppo FS, guidato dall’AD Luigi Ferraris, punta ad ampliare la sua presenza in Europa attivando nuovi collegamenti internazionali come annunciato dal suo Chief International Officer Carlo Palasciano sul Finacial Times.

A luglio il Polo Logistica di FS diventa il secondo operatore merci in Germania con l’acquisizione della società tedesca Exploris Deutschland Holding GmbH Hamburg e acquisisce un ramo d'azienda di Auta Marocchi. Obiettivi e risultati del Polo Logistica di FS sono stati illustrati dall'AD di Mercitalia Logistics Sabrina De Filippis in un'intervista su La Stampa a cura di Luigi Grassia.

Di che cosa si tratta? È davvero una “prima volta” assoluta?

La nostra società Mercitalia Shunting & Terminal ha acquisito un ramo d’azienda della compagnia Auta Marocchi nella sua filiale logistica di Terni.  È un altro passo per offrire ai clienti delle Fs servizi di trasporto dall’inizio alla fine, cioè dal primo all’ultimo miglio, in collaborazione sinergica tra ferro e gomma. Avevamo già delle capacità di questo tipo all’interno del gruppo ma è la prima volta che acquisiamo in toto un operatore su strada specializzato nel trasporto merci, in coerenza con il piano industriale che prevede di aumentare la quota di autoproduzione dei servizi di trasporto su gomma fino al 60%.

 

Per dare un’idea, qual è la dimensione operativa di questa nuova attività?

Il ramo d’azienda acquisito ha un parco mezzi dotato di 9 motrici, 7 rimorchi e 3 semirimorchi, con 37 dipendenti tra autisti, magazzinieri e coordinatori trasporti.

 

L’operazione in Germania è di dimensioni molto maggiori, vero?

La nostra società tedesca Tx Logistik, detenuta al 100% da Mercitalia Logistics, ha acquisito la Exploris Deutschland Holding diventando così il secondo operatore del trasporto merci in Germania. Ai circa 700 dipendenti che già aveva Tx Logistik se ne sono aggiunti 500. Quanto alla flotta di locomotive, alle 91 di Tx si aggiungono le 75 di Exploris. È un ulteriore passo verso l'obiettivo di raddoppiare la nostra quota di merci e passare da 1,8 a 5 miliardi di fatturato di Gruppo fuori dai confini italiani in un decennio, fissato nel piano industriale di FS.

Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics

Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics

Quella in progetto è una crescita solo quantitativa?

No, non è solo questo. I collegamenti ferroviari internazionali di Exploris sono fortemente orientati ai trasporti fra l’Est e l’Ovest dell’Europa e si integrano con la rete di Tx Logistik che si sviluppa soprattutto lungo l’asse europeo Nord-Sud. L’integrazione fra le due realtà è anche un contributo importante allo sviluppo dell’import e dell’export del nostro Paese a sostegno del made in Italy. Le società operative di Exploris lavorato in otto Paesi nei mercati ferroviari di Germania, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia. Aggiungendo Exploris a Tx Logistik ampliamo la nostra presenza in Europa offrendo al mercato e alle aziende italiane servizi più capillari, flessibili e efficienti. Inoltre, potremo realizzare sinergie ed economie di scala, utili per tutte le società del Polo Logistica del gruppo Fs sia in ambito commerciale sia operativo.

 

Che cosa fa in concreto la neo-acquisita compagnia Exploris?

Fa viaggiare circa 240 treni a settimana, trasportando merci diverse come acciaio, gesso, prodotti agricoli, automobili, macchinari per l'edilizia o prodotti di olio minerale per numerosi clienti industriali e logistici.

 

L’integrazione e il potenziamento della rete Tx Logistik con Exploris ha anche un risvolto ambientale?

Al momento la quota delle merci trasportare su ferro in Europa è del 18% e in Italia dell’11%. Dato che il trasporto ferroviario comporta meno emissioni rispetto a quello su strada, l’obiettivo dell’Ue è raddoppiarne la quota entro il 2030, per arrivare al 50% nel 2050. La nostra operazione in Germania è un altro passo per avvicinare gli obiettivi di transizione ambientale fissati dall’Unione europea.

 

Quanto investe sulla logistica il gruppo FS?

Il piano industriale prevede un investimento di 3 miliardi, l’80% dei quali dedicati al rinnovo della flotta, 300 milioni al potenziamento di terminal esistenti e alla creazione di nuovi, e 200 milioni alla digitalizzazione.