La stazione di Brescia, oggi, domenica 10 ottobre, accoglie un ospite speciale, il treno sanitario. Il convoglio specializzato nella cura e nel trasporto di persone malate o ferite, tanto in Italia quanto in Europa, apre le porte delle proprie carrozze al pubblico dalle 10 alle 16.
L’iniziativa rientra nell’ambito della Settimana Nazionale della Protezione Civile, istituita nel 2019 in corrispondenza del 13 ottobre, la Giornata internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali. Anche per la terza edizione, dal 10 al 16 ottobre, sono numerosi gli appuntamenti messi in programma per sensibilizzare i cittadini sui temi di protezione civile e agevolare un approccio consapevole al territorio che prenda in considerazione le sfide mondiali poste al Pianeta dal cambiamento climatico e dal surriscaldamento globale.
Il treno sanitario è facilmente riconoscibile: è bianco e presenta ai fianchi, vicino alle porte rosse, un tricolore e la croce di Esculapio, il simbolo internazionale del soccorso. Realizzato dal Gruppo FS Italiane nelle Officine Manutenzione Ciclica di Trenitalia a Voghera nasce durante il periodo dell’emergenza Covid-19, in seguito a un accordo tra Dipartimento della Protezione Civile, Trenitalia e AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) della Lombardia. Gli scopi sono molteplici: attenuare, laddove necessario, il numero impattante di pazienti nelle strutture ospedaliere, trasportando malati e feriti in Italia e all’estero, operare come medical evacuation e integrare il Servizio sanitario territoriale come Posto Medico Avanzato.
Il convoglio è costituito da due locomotori, per rendere più veloci le fasi di avvio, e otto carrozze. Tre di queste possono ospitare 45 operatori tra personale sanitario specializzato, personale tecnico-logistico e di direzione, e 21 pazienti a cui sono riservate altrettante postazioni equipaggiate con strumentazioni per la terapia intensiva: 21 ventilatori polmonari, un ecografo, due emogas analizzatore e 21 fra monitor, aspiratori, barelle e attrezzature varie. Una carrozza con posti letto è destinata al riposo del personale, un’altra al coordinamento tecnico sanitario, una funge da magazzino per i materiali e i farmaci necessari, due infine servono a far funzionare le apparecchiature medicali, ospitando, in particolare, i gruppi elettrogeni che forniscono un’alimentazione indipendente alle dotazioni sanitarie.
La composizione base fornisce diversi tipi di assistenza sanitaria, dalle attività di primo livello alla terapia intensiva, anche in biocontenimento, ma si possono integrare altre carrozze con ulteriori funzioni medico-sanitarie.