Si è svolta oggi, mercoledì 4 novembre, con un webinar presso il Cnel, la presentazione del 17° Rapporto dell'Osservatorio Audimob sulla mobilità degli italiani, frutto delle analisi condotte ogni anno da Isfort, l’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti. La crisi del trasporto pubblico nell’anno della pandemia, assieme alle possibili soluzioni per superarla, sono state al centro del dibattito a cui hanno partecipato esperti, manager e stakeholder protagonisti del settore. Tra questi anche l’amministratore delegato del Gruppo FS Gianfranco Battisti.
Il trasporto ferroviario dopo il Covid
Battisti, nel suo intervento, ha evidenziato la necessità di ripensare le strategie sulla mobilità adottate in epoca pre-covid, superando la concentrazione del trasporto su ferro da e verso le grandi aree urbane, concentrandosi sul fenomeno della redistribuzione dei flussi con l’obiettivo di sottrarre passeggeri alla mobilità privata. L’emergenza sanitaria ha portato con sé una forte perdita di quote di mercato per il trasporto pubblico e ha fortemente penalizzato quello ferroviario, in particolare ad alta velocità, motivo per cui: “Dovremo far fronte alle nuove tendenze con una nuova offerta AV, perché il traffico business - per fare un esempio - è crollato e non riprenderà come in passato anche per via dell’avvento sempre più imponente delle nuove tecnologie e del lavoro a distanza”, ha detto Battisti. Occorre quindi ripensare un modello che finora puntava a una massiccia offerta in ingresso nelle grandi città, attraverso interventi che riguardano anche il trasporto regionale. Il top manager ha infatti sottolineato come le persone stiano scegliendo sempre più di spostarsi e vivere in zone sempre più limitrofe alle grandi città, luoghi dove si vive meglio, a costi abitativi minori e lavorando in smart working. Il tema della deurbanizzazione, dunque, dovrà essere seguito e posto al centro di grande attenzione per delineare una visione futura di mobilità. Ferrovie dello Stato è impegnata, Battisti lo ha ribadito, a favorire tutte le modalità di trasporto sostenibili e “dolci”, ricordando nell’occasione anche l’esperienza maturata sulla riconversione di linee ferroviarie dismesse in piste ciclabili, non solamente per utilizzo turistico.
Mobilità: il sistema della domanda e dell’offerta
La prima parte del confronto ha visto la partecipazione a una tavola rotonda moderata da Anna Donati - rappresentante di Kyoto Club e portavoce di Alleanza Mobilità Dolce - di Mario Tartaglia, della Direzione Strategie di FS Italiane. Si è parlato di come interpretare e intercettare la domanda di mobilità con un’offerta adeguata ed efficace. La straordinaria situazione provocata dall’emergenza sanitaria ha pesantemente investito il settore dei trasporti e la mobilità pubblica, caratterizzati tuttavia da una forte resilienza e capacità di adattarsi alle nuove necessità. Quello che adesso occorre, secondo Tartaglia, sono sistemi interpretativi matematici ed empirici in grado di sintetizzare bene i dati e fornire un utile supporto alle scelte strategiche da compiere nei prossimi mesi.
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