Il futuro sostenibile del Pianeta passa dalla ricerca di soluzioni innovative che possano aiutare i vari sistemi economici a ridurre la propria impronta carbonica. Lo sa bene il Gruppo FS, sempre più impegnato per lo sviluppo mobilità sostenibile, affinché i sistemi di trasporto riducano il loro peso sull’ambiente in una corsa verso la carbon neutrality che il gruppo guidato da Luigi Ferraris ha fissato al 2040, dieci anni prima di quanto consigliato dall’Unione Europea. Per fare questo sono tanti i progetti sviluppati. Tre di questi sono stati presentati ai bandi emessi dal MOST - Il Centro Nazionale per Mobilità Sostenibile costituito da 49 soggetti partecipanti che includono 25 Atenei e Centri di Ricerca e 24 Enti Privati.
Tutti e tre i progetti presentati attraverso le tre società di FS Trenitalia, RFI e Busitalia, sono stati riconosciuti meritevoli di aggiudicazione di finanziamento. Ecco quali sono i progetti presentati, tutti già avviati e in completamento nei prossimi mesi.
Progetto Battery Storage System for Bimodal Trains (Bat4Train)
Il Progetto è rivolto a sviluppare la configurazione bimodale full-electric in cui i motori del treno possono essere alimentati sia tramite pantografo sia tramite batterie di bordo. Questa configurazione consente il funzionamento misto su linee elettrificate e non elettrificate, con zero emissioni locali di CO2 migliorando l'efficienza energetica attraverso il recupero in frenata. Elemento cruciale è la gestione dell'energia di bordo e il dimensionamento e ricarica delle batterie, effettuata sia con il treno in movimento alimentato dal pantografo sia tramite stazioni di terra nella fase di stazionamento. L’obiettivo di questo progetto è proporre un’innovazione verso i treni diesel esistenti operanti su linee non elettrificate in modo tale da renderli più competitivi e attrattivi in un’ottica di sostenibilità ambientale ed energetica.
Il Progetto Drones for Aerial Rail Infrastructure Monitoring (DARIM)
Il progetto mira a dimostrare la fattibilità e la sicurezza dei droni Beyond Visual Line of Sight (BVLOS) nell’ispezione delle linee ferroviarie. Questa categoria di droni è stata identificata come la più adatta a coprire grandi distanze ad alta velocità (circa 100 km/h) potendo anche rallentare per ispezionare in dettaglio aree e oggetti. Infatti, anche se i treni sono molto grandi, bastano piccoli difetti sull'infrastruttura per provocare incidenti gravi. Per questo motivo è fondamentale identificare il livello di precisione che può essere raggiunto utilizzando i sensori montati sui droni BVLOS. È prevista l’acquisizione dei dati utilizzando i sensori disponibili, garantendo una raccolta di alta qualità, così come la loro analisi per il monitoraggio delle anomalie dell'infrastruttura ferroviaria, nella verifica dell'efficienza degli asset e per fini di sicurezza. Questa modalità ispettiva, inoltre, porterà a ridurre la necessità dei controlli manuali nelle aree pericolose, migliorando così la sicurezza dei lavoratori ferroviari e dei passeggeri.
Il Progetto Tuss - The Ultimate Sharing Service
Il progetto è rivolto alla definizione di un servizio di trasporto urbano innovativo che utilizza veicoli in condivisione (sharing) per rendere efficaci e sostenibili i collegamenti dell'ultimo miglio verso gli hub urbani. Le corse da e per una stazione si prenotano tramite un'applicazione. Gli utenti sono raggruppati in pool a cui è assegnato un veicolo condiviso mentre un utente selezionato guida il veicolo. Il veicolo viene lasciato alla stazione e riposizionato per la corsa successiva da un altro utente che viaggia in controflusso o da un operatore che riposiziona i veicoli in gruppi di 6 utilizzando la tecnologia di convogliamento già brevettata presso l’Università di Firenze. L’obiettivo principale di TUSS è quindi quello di misurare l’efficacia di un servizio combinato di car sharing per l’ultimo miglio da e verso gli snodi di trasporto nell’attrarre utenti da altre modalità di trasporto non sostenibili. I veicoli saranno elettrici, connessi e in parte automatizzati. TUSS permetterà a più persone di viaggiare in un unico veicolo verso (e da) gli hub della mobilità, aumentando le opportunità di condivisione con un meccanismo di richiesta anticipata. Nel TUSS l'hub sarà la stazione ferroviaria di Sesto Fiorentino. Il miglioramento principale è la crescita fino a quote modali a due cifre. L'impatto del progetto è importante dal punto di vista energetico-ambientale, visto le ridotte emissioni inquinanti dei mezzi elettrici utilizzati e dal punto di vista sociale, per quel che riguarda la sicurezza stradale, l’accessibilità, l’equità e l’utilizzo dello spazio condiviso.
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