Il metaverso non annullerà il viaggio, ma lo potrà modificare radicalmente.

 

Nella seconda edizione del Festival del Metaverso, organizzato a Torino dall’ANGI, Associazione Nazionale Giovani Innovatori e sostenuto dal Gruppo FS Italiane, sembra chiaro che il tema del viaggio è stato al centro del panel dedicato a FS e che erano tutti concordi che con il metaverso il viaggio potrà essere ancora di più valorizzato.

 

Il Gruppo FS è stato infatti protagonista anche di un dibattito dal titolo “una nuova managerialità al centro degli affari istituzionali: metaverso e mobilità a cura di Ferrovie dello Stato”. Sul palco presente Luca Beccastrini, Coordinamento FS – MOST e in collegamento Mario Tartaglia, Head of FS Research Centre del Gruppo FS. Proprio quest’ultimo, giocando e cogliendo il tema della giornata, ha scelto la strada della realtà virtuale con un collegamento non abituale, ma presentandosi con un avatar creato apposta per l’occasione.

 

«Nel mondo reale - ha spiegato Mario Tartaglia - la crescita dello scambio di informazioni, anche al crescere della tecnologia, è sempre andato di pari passo con il crescere della mobilità delle persone e delle merci. Dalle analisi e dagli studi del Gruppo FS Italiane risulta che la mobilità, più che ridursi, probabilmente cambierà. Ci aspettiamo che, utilizzando la realtà virtuale, evolveranno i modi di viaggiare e i criteri secondo cui si deciderà di viaggiare e come viaggiare. Cavalcando l’onda di questo cambiamento, il trasporto collettivo ha la grande occasione di far evolvere l’esperienza del viaggio verso un futuro sempre più fluido e sostenibile».

 

Il metaverso, quindi, non annullerà la mobilità, ma può essere considerato un vero e proprio moltiplicatore in grado di cambiare il modo di viaggiare come a oggi lo conosciamo. «Non si viaggerà ha dichiarato Luca Beccastrini – solamente nello spazio, ma anche nel tempo. Andremo a usare questa opportunità per capire come una stessa meta, oggi visitata per turismo, era in un determinato periodo storico del passato. Tornando indietro e vivendo un qualcosa che attualmente si può solo intravedere e ipotizzare». Un’eventualità molto interessante, soprattutto se relazionata all’Italia, una nazione ricca di storia e reperti che, se fossero spiegati in un mondo virtuale, potrebbero essere capiti ancora meglio.

 

Rimanendo nella praticità del sistema di acquisto del biglietto ferroviario il metaverso potrebbe essere un nuovo alleato. Simulare dove ci si siederà all’interno di un convoglio, testare come possa essere un posto invece di un altro, fare le proprie valutazioni e solo successivamente comprare il biglietto in modo reale. «Nel metaverso questi si chiamano digital twins ha aggiunto Mario Tartaglia - un gemello digitale altro non è che un modello virtuale di un oggetto fisico che esegue il suo stesso ciclo di vita utilizzando i dati in tempo reale».  

 

È difficile prevedere esattamente dove porterà questo tipo di progresso in relazione alla mobilità, sicuramente, e lo si è intuito anche nel corso del confronto con il Gruppo FS protagonista, non andrà in conflitto. Migliorerà il viaggio, modificandolo e apportando dei nuovi servizi che attualmente sembrano impensabili. Anche perché come affermato da Luca Beccastrini in chiusura di intervento ricordiamoci che «la tecnologia migliora la vita, ma non confondiamola con la vita stessa».

 

La manifestazione legata al metaverso spinge verso il ruolo dei giovani nell’economia digitale, cerca di coinvolgere tutte le grandi realtà del mondo bigtech, startup e giovani opinion leader in una giornata in cui si illustrano le nuove tendenze sul mondo della comunicazione digitale. Una vera e propria chiamata a raccolta delle eccellenze degli innovatori italiani in quella che è l’occasione per mettere in luce lo straordinario mondo del “metaverso”.